È l’ottavo album del gruppo inglese e uno dei loro lavori di maggior successo. Pubblicato nel 1967 è un cimelio della musica di tutti i tempi 

Nella storia della musica sono annoverati molti album ritenuti dei veri e propri capolavori, uno di questi è “Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band” dei “Beatles”. Considerato uno dei dischi più importanti della band inglese, venne concepito nel 1966 e pubblicato il 1° giugno 1967; vinse quattro premi Grammy e vendette milioni di copie in tutto il mondo. Venne prodotto nello Studio Due della EMI a Londra e richiese 129 giorni e 700 ore di registrazione. La rivista “Rolling Stone” lo ha inserito al primo posto della classifica dei 500 migliori album di tutti i tempi. Il disco è l’ottavo album dei “Beatles” che volevano creare un concept album ovvero strutturare un progetto in cui ci fosse un tema costante che facesse da linea guida per le tracce. Il titolo così originale e insolito venne proposto da Paul McCartney che prese ispirazione da gruppi americani che stavano sperimentando nuove vie musicali anche attraverso la scelta di titoli così complessi. Il Sergente Pepper è come un personaggio che introduce l’ascoltatore all’interno dell’album, infatti il brano di apertura, “Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band”, si apre con un brusio di sottofondo in un teatro dove il pubblico è in attesa che l’orchestra del Sergente Pepper accordi i propri strumenti e cominci a suonare. Inizialmente il titolo non entusiasmò John Lennon e George Harrison, piacque invece a Ringo Starr che accolse positivamente l’idea di McCartney. Oltre ai famosissimi brani contenuti nel disco, un’altra caratteristica che rese ancora più riconoscibile l’album fu la scelta della copertina che è ritenuta una dei prodotti più popolari della pop art. Si tratta di un collage formato da icone della scienza, della politica o del cinema davanti ai quali i “Beatles” avrebbero voluto esibirsi. Albert Einstein, Sonny Liston, Karl Marx, Marlon Brando, Lewis Carroll sono solo alcuni dei componenti che la band scelse di omaggiare. Lennon propose di inserire anche Adolf Hitler e Gesù Cristo, ma la sua idea venne poi rifiutata per paura di creare tensioni sociali. Non solo la copertina fu premiata per l’originalità, ma anche il retro che per la prima volta nella storia della musica riportava i testi delle canzoni e dipingeva i quattro musicisti con i loro vestiti sgargianti. Tuttavia anche il lato posteriore provocò diverse reazioni da parte del pubblico: ciò che veniva contestato era il fatto che Paul McCartney fosse l’unico di spalle e questo andava a rafforzare la teoria di coloro che pensavano che il chitarrista fosse morto. Tutto ciò venne subito smentito dal giornalista Bill Harry che disse che McCartney presenziò a tutti gli shooting fotografici in programma. Con la pubblicazione dell’album, la band pensò anche di includere diversi gadget da regalare ai fan come ad esempio baffi o gradi da sergente, proposta che fu poi scartata a causa delle enormi spese che avrebbe creato. “Lovely Rita”, “Lucy in the Sky with Diamonds”, “Within You Without You” o “When I’m Sixty- Four”, sono alcuni dei successi contenuti in “Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band”, che oltre ad essere diventati dei brani rappresentativi della band, sono anche ricordate fra le canzoni più famose nella storia della musica. 

SARA ORLANDINI