Occhiali scuri, sempre. Un pò per vanità un pò perchè molto sensibile alla luce. Di Bono Vox abbiamo visto poche volte gli occhi spesso coperti da lenti opache o colorate, nemmeno durante le rilassanti conferenze stampa prima e dopo i mega concerti. Paul David Hewson nasce il 10 maggio del 1960 al Rotunda Hospital di Dublino. Dopo infiniti tentativi Paul adottò come nome d’arte Bono Vox, soprannome datogli da un suo amico musicista che aveva visto l’insegna di un negozio di apparecchi acustici di Dublino con su scritto Bonavox, ovvero “bella voce” in latino. Nella sua straordinaria carriera contrassegnata veramente da tanta luce, due sono stati i momenti di buio totale, quelli in cui Bono non riuscì a trovare la ragione delle cose, come la morte del nonno mentre festeggiava le nozze d’oro e la morte della madre pochi giorni dopo i funerali dell’amato nonno. Due tragedie familiari che segnarono per molto tempo la vita di Bono Vox, costretto naturalmente durante i numerosi concerti in giro per il mondo a nascondere i suoi drammi interni. Fu proprio la famiglia degli U2, la sua seconda famiglia a mitigare nel tempo i lutti. Con loro Bono Vox divenne uno dei più grandi frontman di una delle più grandi band degli Eighties ed oggi ancora in auge nonostante la non più giovane età di tutti i componenti degli U2, autentico fenomeno del rock di sempre. Indimenticabile quel viaggio di Bono Vox e The Edge a Kiev. Era l’8 maggio del 2022 e i due straordinari membri degli U2 si esibirono nel tunnel della metro della capitale nella stazione di Khreschatyk assieme ad alcuni soldati e alla band ucraina Antylia con cui cantarono “Stand by me”, trasformandola in Stabd by Ukraine.
Mauro Cedrone
Be the first to write a comment.