ROMA – Il 16 novembre nasceva Tazio Nuvolari. La Leggenda dell’Automobilismo, il Nuvola o il Mantovano Volante: questi i nomignoli affibbiati al grande pilota “cantato” straordinariamente anche da Lucio Dalla. “Quando passa Nuvolari” … è stato e sarà sempre il brano indimenticabile che raccontava un ragazzo senza paura che non scansava il pericolo ma lo affrontava senza timore, lo sfidava e lo irrideva. Coinvolto in sette incidenti terribili Tazio godeva a provocare la morte, morte che non vinse mai nel corso della sua carriera. Trecentocinquantatre’ corse disputate, 107 vittorie, successi suddivisi tra auto e moto perchè Nuvolari correva sulle due e sulle quattro ruote. Nuvolari era piccolo e segnato da un’invalidità ad una gamba che era più corta dell’altra. Nuvolari era un pilota temerario sempre pronto a sfidare il pericolo. In una di quelle sue folli corse si ruppe entrambe le gambe in un incidente, eppure tornò incredibilmente a correre in moto il giorno dopo l’ingessatura. Chiese semplicemente ai meccanici che lo sorreggessero alla partenza e lo afferrassero all’arrivo. Ed in quella gara vinse lasciandosi dietro tutti gli altri. Nel 1930 durante la Mille Miglia arriva a fari spenti alle spalle di Achille Varzi per non farsi notare, lo supera e solo allora accende i fari, si volta e sorride al suo avversario. Aneddoti che caratterizzano una leggenda, come quella volta nel 1933 che al termine di una corsa del Tourist Trophy un dirigente della MG per cui correva gli chiede se si era trovato bene con i nuovi freni e lui rispose:”E che ne so, io non li ho mai usati….” Nel 1936 scappa dall’ospedale dove era ricoverato per l’ennesimo terribile incidente e si presenta alla griglia di partenza. In quella gara arrivò settimo….Alla sua morte tutti i giornali anche quelli stranieri scrissero che “muore una leggenda di 61 anni ma che ne avrà sempre 20”. Nuvolari fu seppellito con la sua tuta da gara gialla e blu. Ai funerali furono in 50mila a porgergli l’ultimo saluto….quando passa Nuvolari.
MAURO CEDRONE
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