Il 2020 è un anno da dimenticare per molti motivi, primo su tutti il Coronavirus che ha
scatenato una pandemia mondiale che ci ha costretti a rimodellare le nostre vite

Il 2020 è stato sicuramente un anno da dimenticare ma che purtroppo tutti
ricorderemo. Dal grave conflitto fra Stati Uniti e Iran a gennaio che ha fatto tremare
il mondo intero, fino all’inizio della pandemia da Covid-19 partita da Wuhan e
arrivata in ogni angolo del nostro pianeta. I mesi che normalmente sono considerati
i migliori ossia quelli primaverili, quest’anno ci hanno costretti in casa, ci hanno
proibito gli abbracci e soprattutto ci hanno fatto capire cos’è veramente importante
nella vita. Gli affetti e la salute sono stati messi in grave pericolo da questo virus
che ora a dicembre 2020 ancora non ha arrestato la propria corsa. Migliaia le
persone che ha investito e altrettante le vite che ha spezzato. “Andrà tutto bene” la
frase che ci ha accompagnati nel periodo più buio per il nostro Paese.
Nei mesi estivi le cose sembravano migliorare: finalmente le attività commerciali
riaprivano e con le dovute cautele e misure di sicurezza, l’Italia è riuscita a
trascorrere un’estate pressoché “serena”.
A settembre le scuole hanno riaperto ma solo per poco tempo perchè poi il virus è
tornato più violento che mai riportando dati peggiori di quelli registrati a marzo.
L’aggravarsi della situazione dei contagi ha costretto nuovamente alle limitazioni e
tante attività commerciali non ce l’hanno fatta. La musica un settore così importante
e fondamentale ma purtroppo sottovalutato, è stata dimenticata. Oltre agli artisti
che hanno annullato tour e si sono “arrangiati” con concerti in streaming, tutti gli
addetti ai lavori sono rimasti senza lavoro.
Il 2020 però non è da dimenticare solo a causa del Coronavirus ma anche per
l’odio razzista che si è consumato negli Stati Uniti con l’uccisione di George Floyd,
per l’Australia con migliaia di ettari di territorio bruciati e tantissimi animali rimasti
uccisi.
Quest’anno si è poi portato via moltissimi artisti che hanno fatto la storia del cinema
e della musica come Ennio Morricone o Gigi Proietti ma anche due capisaldi del
calcio mondiale: Diego Armando Maradona e Paolo Rossi.
Nonostante tutte le brutte notizie che hanno afflitto questo 2020, qualcosa di buono
è successo. A causa del blocco delle attività produttive si è registrato un calo del
7% delle emissioni globali di anidride carbonica. In Sudan è stata varata la legge
che punisce con tre anni di reclusione chiunque pratichi mutilazioni genitali
femminili. Silvia Romano è riuscita a riabbracciare la famiglia a maggio dopo un
anno e mezzo di prigionia fra Kenya e Somalia. A novembre è stata eletta la prima
donna vice-presidente degli Stati Uniti Kamala Harris e a dicembre finalmente le
prime dosi di vaccino sono state somministrate.
Il 2021 sarà sicuramente un anno di assestamento in cui sarà necessario e
fondamentale non perdere la speranza e riporre fiducia nel futuro.

SARA ORLANDINI