Raramente il frontman di una band è il batterista della stessa. Il “drummer” è notoriamente posizionato nelle retrovie, nascosto dietro tom-tom, piatti e microfoni. La scena sul palco generalmente è del frontman o del chitarrista ma anche del bassista e del tastierista o del sassofonista. Raramente del batterista, intento a picchiare sul rullante, sul charleston, sui tamburi e sulle casse. Franz Di Cioccio invece è stato, è, e sarà la figura preminente di una band, anzi della band, la Premiata Forneria Marconi, che ha fatto la storia del Progressive italiano e non solo. Franz è sempre stato lo showman di uno dei gruppi più longevi che il rock italiano ci abbia potuto regalare. Il suo status di front-man (senza dimenticare Franco Mussida) si interruppe solo per pochi anni, quando la PFM necessitava di un cantante che sapesse perfettamente l’inglese da utilizzare nelle incisioni di un buon numero di LP in lingua britannica con relativi tour in giro per l’Europa e nel mondo. La scelta cadde su Bernardo Lanzetti che veniva dagli Acqua Fragile. Solo pochi anni, poi il palco tornò ad essere suo, di Franz. Di Cioccio è sempre stato un’artista poliedrico. La musica, il cinema ed il giornalismo (ha scritto anche alcuni libri) ma anche la pittura son sempre state le sue peculiarità. Franz è anche Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Di Cioccio è stato il fondatore nel ’70/’71 della Premiata Forneria Marconi band fortemente voluta da Keith Emerson nella sua etichetta Manticore. Franz è indubbiamente la memoria storica di una delle migliori band rock-prog del panorama musicale. Fantastico musicista, eccezionale batterista, molti concerti, tanti dischi e meravigliosi-indimenticabili brani: questa la sintesi di uno straordinario artista. Per questo e per tanto altro gli auguri da parte di chi scrive sono sentiti. Auguri Franz.

Mauro Cedrone