Jon Hiseman, nome completo Phillip John Hiseman (Londra, 21 giugno 1944 – Sutton, 12 giugno 2018), è stato un batterista britannico. Batterista di grandi capacità, di genere jazz, blues e…
Jon Hiseman, nome completo Phillip John Hiseman (Londra, 21 giugno 1944 – Sutton, 12 giugno 2018), è stato un batterista britannico.
Batterista di grandi capacità, di genere jazz, blues e rock, Hiseman ottiene nel 1968, 1969, 1975, 1976, 1991 e 1994 ben 6 nomination come miglior percussionista del mondo, contrapposto all’eterno rivale Carl Palmer.
Nel maggio 2018 la sua famiglia rese nota la battaglia di Hiseman contro un tumore al cervello. Morì all’età di 73 anni il 12 giugno 2018.
Hiseman e Colosseum legati a filo doppio perche’ sono esistite due versioni dei Colosseum, la prima formazione di british blues piu’ incline alle lunghe suite di impronta progressive, mentre la seconda versione fu meno interessante e denominata appunto e non a caso Colosseum II che sopravvisse tra il 1975 ed il 1977. La band originaria nacque appunto su un impulso proprio del batterista Jon Hiseman e del sassofonistra Dick Heckstall-Smith attiva tra il 1968 ed il 1971. Hiseman fu musicista di grandi doti tecniche e non meno di grande fantasia, al punto da inventare la doppia cassa, rivoluzionando cosi’ certi stili classici di quel tempo. Jon fonda i Colosseum dopo aver collaborato a Bare Wires di John Mayall. Con loro per comporre la straordinaria band anche l’organista e vibrafonista Dave Greenslade, il chitarrista James Litherland ed il bassista Tony Reeves. La massima espressione dei primi Colosseum fu Valentyne Suite eccellente album del 1969. Valentyne Suite strutturato come un concept album con la title-track che occupa un’intera facciata , è il disco piu’ noto del gruppo, quello in cui trovano compiuta realizzazione le smanie progressive. Suite tutta strumentale, dove dominano le pompose tastiere di Greenslade , mentre nella prima facciata, ma dopo un’inizio alla Cream (The Kettle), balzano in primo piano sia l’attitudine orchestrale della band con Elegy e Butty’s Blues e sia i fremiti jazzisti di Heckstall-Smith.
MAURO CEDRONE
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