Ala destra, giocava con il numero 7. Paragonato a George Best per la sua fantasia, estro e somiglianza fisica. I suoi punti di forza erano la velocità e il dribbling imprevedibile, con cui spiazzava i difensori avversari, arrivando spesso a tu per tu con il portiere. La Farfalla Granata faceva impazzire le difese avversarie. A 21 anni Gigi Meroni arriva al Torino dal Genoa per la cifra record di allora di 300 milioni di lire. “Farfalla” era un tipo fuori dagli schemi, lontano dai canoni precostituiti dei calciatori profesionisti. Gigi era un gran giocatore ma anche autentico anticonformista. Politicamente schierato Meroni aveva interessi artistici e stile “capellone” tipico di quei tempi. Molti ricorderanno, negli anni 60′ la gallina al guinzaglio che il granata esibiva nelle sue passeggiate in citta’. Il ricordo piu’ intenso rimane però la drammatica dinamica della morte dello straordinario giocatore del Toro, investito tragicamente il 15 ottobre del 1967 da una Fiat 124 Coupe’ guidata dal 19enne Attilio Romero grande tifoso granata e futuro presidente del Torino. Morì così la “Farfalla Granata”, ricordato indistintamente da tutti gli sportivi italiani ma soprattutto dai tifosi biancocelesti colpiti anche loro (noi) dalla morte dell’indimenticabile Luciano Re Cecconi.

MAURO CEDRONE