Classificato come uno dei migliori chitarristi di tutti i tempi, Fogerty divenne noto con il gruppo rock “Creedence Clearwater Revival” e poi intraprese una carriera di successo da solista .

Oggi 28 maggio si festeggia il compleanno John Cameron Fogerty cantautore e chitarrista, celebre per essere stato il frontman della rock band “Creedence Clearwater Revival”. Nato a Berkley nel 1945, già a 14 anni Fogerty conosce quelli che poi sarebbero diventati i suoi colleghi nei “Creedence Clearwater”, Doug Clifford e Stu Cook con i quali fonda la sua prima band chiamata “The Blue Velvets”. Nel 1960 entra nel gruppo anche il fratello di John, Tom e nel 1964 la band cambia nome in “The Golliwogs”. Diventeranno “Creedence Clearwater Revival” solo nel 1968, anno anche della pubblicazione del loro primo album omonimo e del loro primo singolo “Susie Q”. L’anno successivo Fogerty con i “Creedence” si esibì anche a Woodstock ma il concerto non fu dei migliori a causa di alcuni problemi con gli impianti audio. I rapporti fra i membri del gruppo cominciarono poi a deteriorarsi sempre più fino all’abbandono di Tom. I “Creedence” si sciolsero nel 1972 dopo l’uscita del loro ultimo lavoro di studio “Mardi Gras”, ritenuto da Fogerty il peggior disco. Il chitarrista intraprese la carriera da solista e pubblicò l’album “The Blue Ridge Rangers” che venne accolto molto positivamente dal pubblico. Nel 1985 con il disco “Centerfield”, Fogerty si consacra come uno dei migliori musicisti in circolazione. L’anno successivo pubblicò un nuovo album che però non riscosse tanto successo quanto quello precedente. L’ultimo album del chitarrista “The Blue Ridge Rangers Rides Againche risale al 2009 contiene anche un duetto con Bruce Springsteen e una collaborazione con Don Henley e Timothy B. Schmit, rispettivamente il batterista e il bassista degli “Eagles”. Nella sua carriera Fogerty ha vinto anche il Grammy for Best Rock e il suo nome figura nella classifica dei più grandi chitarristi di tutti i tempi di Rolling Stone, nel 2005 è stato anche inserito nella “Songwrites’ Hall of Fame”. 

SARA ORLANDINI