Il 29 ottobre del 1946 veniva alla luce Peter Greenbaum un frugoletto che da grande divento’ uno tra i migliori chitarristi che la storia della musica ci abbia potuto regalare.  Peter Greenbaum, più conosciuto come Peter Green è stato la mente illuminata dei Fleetwood Mac quelli di Black Magic Woman, brano che segnò il grande successo della band ma anche la croce della vita di Pietro il Verde. La leggenda racconta che Peter in più occasioni tenne il brano per più di 90 minuti mandando in estasi il pubblico in tutti i concerti dei Fleetwood, ma quella canzone fu anche l’inizio del declino di Peter Green colpito da crisi mistiche e da stati di prostrazione psichica dovuti all’eccessivo uso di droghe pesanti. Green dopo i successi con i Fleetwood decise di mollare la musica e la sua memorabile chitarra, devolvendo i suoi diritti d’autore in beneficenza prima di vagabondare in giro per l’Europa. Per sbarcare il lunario fece per un pò il becchino, poi l’infermiere ed infine il barista. Di lui per un lungo periodo di tempo si persero le tracce, tracce  emerse poi in un’ospedale psichiatrico a causa dell’assunzione di droghe e farmaci. Dopo molto tempo Peter si riprese  con difficoltà ma mai del tutto dagli stati psichici che ne hanno segnato drammaticamente la sua vita. A noi resta comunque il ricordo dei suoni di quella maestosa chitarra ed il sound di Black Magic Woman, brano che contribuì tangibilmente al successo di tanti artisti, soprattutto quello di Carlos Santana che ne fece un vero e proprio cavallo di battaglia nei suoi mega concerti.

MAURO CEDRONE