ROMA- Come ogni anno il mercato biancoceleste non regala squilli di tromba per qualche arrivo pesante. Come ogni anno la società di Lotito e Tare parte a rilento. Quest’anno poi ci sono i Mondiali, un’lteriore motivo per attendere di piazzare qualche colpo direttamente in Russia. In attesa magari che arrivi qualcosa d’importante da Mosca, la Lazio ha già definito operazioni non particolarmente di rilievo come quella relativa a Durmisi, danese ex Betis Siviglia e nazionale danese, discreto difensore esterno, buono per riconsegnare al  centrocampo biancoceleste Lulic. Un’altra operazione di contorno riguarda il portiere Silvio Proto, italiano di stanza all’Olympiacos, pronto a fare il secondo a Strakosha. Poi tanti nomi. I più gettonati sono quelli relativi ad Acerbi buon centrale del Sassuolo, smanioso di indossare la maglia che fu di Stefan De Vrji, ma ancora in stend by per la differenza di 2 milioni tra domanda ed offerta nonostante l’inserimento nella trattativa di Cataldi di ritorno da Benevento. Altro nome che suscita curiosità ed in qualche modo anche interesse è quello di Wesley Moraes, 21 anni brasiliano del Bruges, buona alternativa ad Immobile o compagno dello stesso giocatore napoletano in attacco. Una torre di un metro e novanta con un bottino di 13 gol nell’ultima stagione. Un’operazione però ancora ferma per via di una differenza di 3 milioni tra domanda ed offerta. Nei giorni scorsi è emerso anche il nome di Berisha del Salisburgo, vecchia conoscenza di Europa League, buon centrocampista ma ancora non ci sono certezze. Per il resto il mercato biancoceleste al momento non offre altre novità di rilievo, se non qualche vago interesse per Perez dell’Arsenal, Falcinelli del Sassuolo e per Gerson Martins dello Sporting e anche Boyata centrale della nazionale belga. Sulle cessioni si attende l’okay da parte del West Ham per l’acquisizione dei cartellini di Felipe Anderson e di Jordan Lukaku. Ma anche li non c’è accordo sulle cifre. C’è infatti una differenza di circa 10 milioni per entrambi i giocatori biancocelesti.

MAURO CEDRONE