Accomunati dallo stesso obiettivo, migliorare il proprio best-ranking: il ligure Fognini in Svezia, a Bastad, e il neo-giocatore siciliano Marco Cecchinato in Croazia, a Umago, sono sulla strada giusta per centrare lo scopo, essendosi entrambi qualificatisi per le semifinali. Fognini, 31 anni, marito felice di Flavia Pennetta, ha vissuto il suo anno d’oro nel 2013 quando vinse due dei sei tornei in carriera, Stoccarda e Amburgo (diventando il secondo italiano dell’era Open dopo Adriano Panatta ad aggiudicarsi consecutivamente due tornei) salendo al numero 13 del mondo. Ora è 15 e per entrare in finale a Bastad dovrà sudare parecchio contro una delle sue bestie nere, ovvero il mancino spagnolo Verdasco, sceso al numero 33 del ranking mondiale (è stato 7 nel 2009) e quinto favorito del seeding (Fognini è tre): negli scontri diretti il 34enne madrileno è avanti 4-2 ed ha vinto tutti i tre match sulla terra rossa, aggiudicandosi anche l’ultima sfida, disputata lo scorso febbraio nelle semifinali di Rio de Janeiro. Dal canto suo Marco Cecchinato da Palermo, il volto nuovo del tennis azzurro, sulla terra di Umago, nella sua quarta semifinale stagionale è sulla carta chiamato ad un compito più facile, dovendo affrontare l’argentino Trungelliti, numero 188, proveniente dalle qualificazioni. Cecchinato si è aggiudicato entrambi i precedenti, l’ultimo dei quali un mese fa al Roland Garros. Il siciliano è numero 27 ma dovrebbe migliorare ulteriormente e, dopo l’eliminazione del giovane Rublev dal torneo, ha buone chances di aggiudicarsi il secondo torneo in carriera dopo Budapest dello scorso aprile, da cui tutto cominciò.
Andrea Curti
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