ROMA-L’ultimo diritto lungo del suo stanco avversario è un sospiro di sollievo: Fabio Fognini da Arma di Taggia ha conquistato gli Open di Svezia di Bastad, il secondo torneo stagionale, il settimo in carriera alle spalle di Panatta con 10 (quinta vittoria di un italiano laggiù, l’ultima di Gaudenzi nel 2001), dopo un’ora e 48′ di gioco, contro il francese Gasquet, 29 del mondo, ex enfant prodige del tennis d’oltralpe. Il match, a dire il vero, non è stato bello, bensì zeppo di errori da ambo le parti. All’inizio errori non forzati del ligure hanno permesso a Gasquet di partire a razzo: parziale di 8 punti ad 1 e 2-0. Poi è stata la volta di Gasquet a commettere una serie di sbagli grossolani, così Fognini si è ripreso subito il break di svantaggio e, complice anche la tattica troppo attendista del francese (a remare da fondo campo, ben oltre un metro dietro la linea), ha capovolto la situazione, da 0-2 a 5-2. In scioltezza per l’azzurro il nono gioco, chiuso 6/3 (a zero sul suo servizio) dopo 32 minuti di pochi lampi. Nella seconda frazione, Fognini sulla scia dell’entusiasmo si è trovato subito avanti 0-40 sul servizio di  Gasquet ma il transalpino ha capito che doveva cambiare tattica e infatti si è fatto assai più aggressivo, battendo e scendendo sotto rete, cercando di comandare lo scambio con i piedi ben dentro il campo. Il risultato è che Gasquet ha salvato il primo game e si è issato 3-1, grazie però ad un netto calo di concentrazione di Fognini, che ha incredibilmente ceduto il servizio con tre doppi falli consecutivi. Sul 3-1 Gasquet però il punteggio non si è regolarizzato, nel senso che il francese si è fatto controbreakkare dall’azzurro commettendo quattro errori gratuiti (due di diritto, uno di rovescio ed una volée non chiusa). Fognini comunque non ne ha approfittato ed ha perso la battuta da 40-15 in suo favore, dando il via libera al pareggio dei set da parte di Gasquet (6/3). Nella terza frazione però lentamente Gasquet è uscito dal match; da 0-30 del primo gioco, Fognini ha inanellato un parziale di 8 punti a zero, è salito 3-0 alla prima opportunità, ha servito con meno pressione addosso anche a 200 km/h ed ha chiuso la contesa 6/1. Alla cerimonia di premiazione, dopo “Gloria” di Umberto Tozzi, rispolverata dagli organizzatori per far onore alle italiche origini del nostro tennista, Fognini ha preso il microfono: “Contro Gasquet è sempre difficile giocare, lui è imprevedibile. Però è stata una settimana intensa e credo di aver meritato la vittoria”. Domani in classifica il ligure salirà da 15 a numero 14 del mondo, a soli 10 punti dal suo best ranking (13 nel marzo 2014) e a pochi punti dalla top-ten. Un altro grande risultato, magari agli Us Open di fine agosto, e i primi 10 del mondo non saranno più un miraggio.

Andrea Curti