Si sono svolti a Genova i funerali di Stato per 19 delle 41 vittime del crollo del ponte Morandi. In prima fila il presidente della Repubblica Mattarella e il premier Conte. Il disastro, ha detto l’arcivescovo di Genova, cardinale Bagnasco, ‘ha provocato uno squarcio nel cuore di Genova. La ferità è profonda’, e ‘la giustizia doverosa non cancellerà la tragedia’, ma la città ‘non si arrende: l’anima del suo popolo continuerà a lottare’ e ‘sapremo trarre dal nostro cuore il meglio’. Presenti tutte le maggiori autorità dello Stato, dal Presidente Mattarella al Presidente del Consiglio Conte, ai Presidenti della Camera e del Senato, dai vicepremier Salvini e Di Maio ai rappresentati di tutti i partiti dell’arco costituzionale inisieme ai parenti e agli amici delle vittime. Accanto a loro anche tutti i giocatori delle due squadre di Genova in lutto decise a non scendere in campo nelle prima giornata di campionato di serie A.
“Il crollo del ponte Morandi sul torrente Polcevera – ha detto Bagnasco – ha provocato uno squarcio nel cuore di Genova. La ferità è profonda, è fatta innanzitutto dallo sconfinato dolore per coloro che hanno perso la vita e per i dispersi, per i loro familiari, i feriti, i molti sfollati. Innumerevoli sono i segni di sgomento e di vicinanza giunti non solo dall’Italia, ma anche da molte parti del mondo”.
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