Forse ha perso la testa perché il match le stava sfuggendo, o forse si è resa semplicemente conto che eguagliare i 24 Slam di Margareth Court era diventato impossibile; così Serena Williams ha finito il suo Us Open sconfitta pesantemente, in due set secchi, dalla stellina 20enne giapponese Osaka, accumulando l’ennesima delusione dopo la finale persa anche a Wimbledon (la seconda da quando è tornata nel circuito dopo la maternità). Non ci ricordavamo un game-point punitivo dai tempi di Mc Enroe. Ma veniamo ai fatti: 1- 0 del secondo set, Osaka al servizio, il giudice di sedia, il portoghese Ramos, affibbia alla Williams un “warning” per “coaching”. Lei non ci sta e ribatte:” Non imbroglio per vincere e non ho codici da condividere col mio coach. Preferisco perdere e ribadisco che non c’è nessun codice. E pure se il coach avesse fatto qualche segno (più tardi il coach francese Mouratoglou ammetterà di averci provato, ndr), io non l’ho visto”. Al cambio di campo Serena insiste ma tutto sembra risolto quando, dopo aver subito il contro-break nel quinto game. la yankee rompe la racchetta e si becca il secondo “warning”, stavolta per “abuso di racchetta”. La doppia ammonizione comporta un punto di penalità da assegnare alla giapponese, l’arbitro applica il regolamento e alla Williams saltano i nervi: “Sei un ladro, mi hai rubato un punto” grida Serena, che in perfetto stile MacEnroe minaccia il giudice di sedia di non volerlo più vedere ai suoi incontri. Lo zelante Ramos però, forse toccato nell’orgoglio, le commina il terzo warning per “abuso verbale” e così concede il penalty-game che lancia la Osaka sul 5-3 e quindi alla vittoria. La Williams è una furia: chiama i supervisor, Serena la mette sul “sessismo” adducendo che nel tennis maschile si sentono insulti assai peggiori e decisamente più pesanti e nessuno è mai sanzionato, ma la sua manfrina è del tutto inutile. La Osaka ha vinto con merito e i fischi del pubblico verso la nipponica sono frutto delle sue esagerate reazioni. Per fare McEnroe ce ne vuole. Anche tennisticamente parlando. Intanto l’irascibile Serena dovrà pagare una multa salata che si aggira intorno ai 17 mila dollari.

Andrea Curti