Delude ancora l’Italia nonostante una formazione per nove undicesimi rinnovata rispetto al match con la Polonia finito 1 a 1. Stavolta gli azzurri non sono riusciti a rimediare nemmeno un pareggio che avrebbe alleviato le carenze di un undici spesso e volentieri in balia dei portoghesi più veloci e tecnicamente migliori. Il possesso palla dei ragazzi di Santos è stato in fondo la chiave vincente del Portogallo. Mancini dal canto suo ha stravolto la formazione rispetto alla gara precedente cambiando anche il modulo tattico stavolta più predisposto all’offesa visto il 4-3-3 di partenza. Modulo che può essere devastante se viene accompagnato dalla velocità di manovra cosa che invece gli azzurri hanno fatto vedere pochissime volte. Il possesso palla e la velocità del Portogallo poi hanno fatto il resto. L’Italia invece ha palesato lentezza negli ultimi 15 metri. Di contro il Portogallo ha alzato il ritmo soprattutto negli scambi in attacco e proprio dall’ennesima incursione nasce una deviazione con palla che tocca la parte alta della traversa facendo tirare un sospiro di sollievo dell’intera retroguardia azzurra. Dall’altra parte non c’è Cristiano Ronaldo ma ci sono Bruma e Andre Silva due furetti sempre pronti ad attaccare l’avversario. Il primo tempo termina senza gol ma il Portogallo fa registrare un paio d’occasioni importanti nonostante l’Italia sia meglio di quella vista con la Polonia. Ci sia aspettava allora qualcosa in più nel secondo tempo ed invece arriva la doccia fredda dopo 3 minuti con Andre Silva che sfrutta un’affondo dell’irrefrenabile Bruma. L’uno a zero non scuote gli azzurri, anzi da’ più vigore ai portoghesi che in più occasioni assediano la giovane retroguardia italiana. Mancini fa alcune sostituzioni che però non cambiano il corso della gara. Il match termina con la sconfitta di misura dell’Italia che lascia in campo, in panchina, sugli spalti e davanti ai televisori tanta delusione ed anche un pò di apprensione per il rischio di scendere in serie B (un punto in due partite) visto il regolamento di questa Nations League.

MANCINI:”Commettiamo troppi errori. Dovremmo cercare di limitarli. Per vincere bisogna fare gol, cosa che noi non facciamo perchè abbiamo molte difficoltà. Dobbiamo crescere, questo lo sapevamo ma dobbiamo trovare delle soluzioni per andare in porta. Il gol, è questo il vero problema”.

BONAVENTURA:”Ci dispiace per la sconfitta ma questa partita e questo risultato dicono che dobbiamo  lavorare di più. Il Portogallo? Anche senza Ronaldo è molto forte”.

MAURO CEDRONE