La prima volta di Marco Cecchinato sul veloce indoor non si scorda mai: dopo l’emorragia di sconfitte al primo turno (quattro di fila dagli Open del Canada agli US Open) non senza rimpianti, finalmente doveva accadere che il venticinquenne palermitano vincesse un match sul veloce. E’ successo al chiuso (indoor) nel ricco torneo russo di San Pietroburgo dove Cecchinato, 22 del mondo e 3 del seeding, si è aggiudicato l’incontro contro il 30enne slovacco Lacko, 77 del mondo, vendicando la sconfitta nella semifinale sull’erba di Eastbourne. Ma è stato un match comunque incredibile per i saliscendi che si sono susseguiti. Nel primo set lo slovacco è partito forte breakkando l’azzurro al terzo game e mantenendo il vantaggio sino al 5-3. Poi il Ceck è tornato in partita non mollando più un quindici ed ha ribaltato la situazione, prima annullando peraltro ben quattro palle-set al suo avversario nell’ottavo e nel nono game (recuperato da 40-15 per Lacko), poi completando l’opera con un secondo break all’undicesimo game che lo ha portato a servire e chiuder eil primo set 7/5. Nella seconda frazione, l’inverso: il siciliano sale 4-1, sembra match finito, ha due palle del 5-3 ma lo slovacco lo riprende sul 4 pari e lo trascina al tie-break. Dove le emozioni non finiscono mai: Lacko lo domina e va avanti 6-1, ossia altri 6 set point questa volta consecutivi, ma Cecchinato incredibilmente si aggiudica sette punti consecutivi e passa ai quarti di finale. Sudati ma meritati. Dove ad attenderlo c’è domani lo spagnolo Bautista Agut, 26 del mondo e 5 del torneo, che ha battagliato vincendo in tre set contro il russo Youzhny al suo ultimo match in carriera: un peccato per il tennis mondiale che perde un altro giocatore polivalente.
Andrea Curti
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