La rincorsa verso le finali ATP di Londra (entrano i primi 10 della race, lui è 11°) e il suo best ranking (eguagliato al numero 13 del mondo) parte dal torneo cinese 250 di Chengdu dove Fognini, come prima testa di serie, è approdato alla quarta finale dell’anno, la 18ma in carriera, con un mini-record di tre finali vinte su tre. Il match non è dei più semplici per il ligure perchè tra lui e Fritz è scontro generazionale: 31 anni l’azzurro, quasi 21 lo yankee. Hanno un diverso modo di giocare: l’azzurro palleggia e bene, l’americano è il classico next gen tutto servizio e dritto (hanno un solo punto in comune: entrambi sono papà). In effetti si vede da subito che le difficoltà per Fognini saranno enormi rispetto ai turni precedenti contro il belga Benelmans e l’australiano Ebden, tanto che nel quinto game deve salvare due palle-break al suo avversario e lo fa nel migliore dei modi, con uno smash e una seconda sulla riga. L’azzurro intelligentemente palleggia sul rovescio di Fritz, senz’altro il suo punto debole, facendolo muovere e piegare di continuo (l’americano è 193 cm) e questa tattica lo porta sul 5-5 ad avere due palle-break sul servizio dello statunitense. Sulla prima il solito servizio vincente dello yankee, sul secondo la pressione di dritto di Fritz costringe sulla difensiva Fognini che manda in rete un rovescio bimane. Si va quindi al tie-break dove l’azzurro recupera due mini-break di svantaggio ma al terzo capitola, complice la solita imprendibile accelerazione di dritto dell’americano. Perso il primo set però l’italiano non si disunisce, anzi: con un parziale di 16 punti a 3 scappa 4-0 con due break di vantaggio e toglie al suo giovane rivale tutte le certezze che l’americano aveva nel suo turno di battuta. Fognini pareggia col cappotto (6/0) il conto dei set lasciando solo sette punti in sei game a Fritz il quale chiama il fisioterapista per una vescica al piede destro. Il terzo set appendice del secondo? Forse. Fognini mantiene a zero il primo gioco di servizio e fa il break nel secondo, da 0-30, portando ad otto i game consecutivi vinti dopo il te-break perso. Poi però il ligure si rilassa, commette due doppi falli e rimette in partita Fritz che pareva spacciato. Barazzutti lo incita dalla tribuna e così Fognini cancella il passaggio a vuoto ribreakkando Fritz a zero: 3-1 e servizio, quasi un match-point. Tanto che sale 4-1, 5-1 (con gran risposta di dritto). Ma Fognini non finisce mai di stupire e quando va a servire per il match, ha un altro passaggio a vuoto, cedendo la battuta mentre Fritz gli annulla i primi due match-point con tre ace consecutivi e crede nella rimonta portandosi al 3-5. Però nel nono gioco Fognini riprende in mano la partita e chiude game, set e match a zero. Domani il ligure giocherà contro il vincente del match tra il portoghese Sousa, numero 50 e sette del seeding, e l’australiano Tomic, numero 123, venuto fuori dalle qualificazioni. Ovviamente Fognini parte con i favori del pronostico.