Non sono bastati 4 match point ad uno scellerato Fognini per aggiudicarsi la finale del torneo cinese di Chengou a favore dell’aussie Tomic, ex promessa del tennis, proveniente dalle qualificazioni (quindi  ha vinto 7 partite di fila) sceso al numero 123 ma grazie alla vittoria risalito al numero 73 (è stato 17esimo). Scellerato Fognini perchè il ligure ha buttato via una serie di occasioni favorevoli in maniera inspiegabile, non da numero 13 del mondo qual’è. Fognini ha cominciato a sprecare da subito, dal game dell’incontro: avanti 15-40 sul servizio Tomic, il ligure ha commesso 2 errori non forzati sulla seconda del suo avversario. Poi Fognini si è fatto breakare in scioltezza e nel terzo gioco sono salite a 4 le palle break a disposizione ma tra altri suoi errori gratuiti e qualche ace di Tomic, l’italiano si è trovato sotto 0-3 peraltro senza che l’avversario abbia dato segni di una qualche superiorità. Match quindi in mano a Fognini che fa e disfa: inqualificabile il suo atteggiamento nel sesto e settimo gioco del primo set quando l’azzurro ha letteralmente mollato di testa sparacchiando colpi larghi e lunghi col mero intento di perdere la prima frazione. Riuscendoci in pieno: 6/1 Tomic. Nel secondo set Fognini più nel match, più concentrato, vola 3-1, si fa recuperare 3 pari, scappa di nuovo 5-3 e pareggia il conto dei set per 6/3 annullando due palle del 5 pari a Tomic. Parte bene Fognini anche nel set decisivo con un break in apertura ma spreca due palle del 2-0 e l’autraliano recupera subito. Ed è Tomic a tentare la fuga sul 3-1, Fognini reagisce controbreakando l’avversario e si porta al tre pari. I due veleggiano diritti verso il tie-break finale dove Fognini compie un’autentica frittata: avanti 6 punti a 3, e con due servizi a disposizione, rimette in gioco Tomic che ringrazia anche sul 6-7 e servizio Fognini. Così l’aussie infila 3 punti consecutivi e al primo match point chiude l’incontro in proprio favore. Un’incontro incredibile in cui Fognini ha meritato di perdere sebbene bastasse poco per vincere, almeno da quello che si è visto in campo. Di certo resta il rammarico per il record sfumato (poteva essere il primo italiano della storia a vincere 4 tornei in un anno) e per il Masters di Londra ora sempre più lontano. Era la sua 18esima finale in carriera ma questo è Fognini.

ANDREA CURTI.