ROMA – L’anno scorso, di questi tempi, giocava il challenger di Tashkent da numero 126 del mondo, considerata già una buona classifica per la sua giovane età, e geograficamente non era così lontano da Pechino mentre tennisticamente lo era anni luce. I progressi di Matteo Berrettini dal Nuovo Salario, 22 anni e attuale 58 dell’ATP, si sono visti anche oggi sul cemento del “China Open” malgrado la sconfitta dolorosa, perché lo scalpo dell’english Edmund (5 del seeding e 16 del ranking) non è mai facile da collezionare. Il lungo ragazzo romano (198 cm) ci è andato molto vicino perdendo in 2 ore e 48 minuti di gioco un match in cui ha contato l’esperienza nei momenti topici, quella che pare mancare ancora a Berrettini. Il suo servizio ha traballato un po’ nella prima frazione di gioco: secondo game dell’incontro ceduto al suo rivale poi per fortuna recuperato, annullato set-point a Edmund nel decimo gioco ma nel dodicesimo Berrettini è capitolato ancora cedendo la propria battuta. Nel secondo set invece le uniche occasione di break sono state tutte del tennista romano che nel quarto game, ha avuto due palle del 3-1, ma ha lasciato campo ed iniziativa al rivale che si è salvato con un vincente e una voleè in contropiede di rovescio. Sul 6 pari Edmund regala un mini-break al romano sbagliando incredibilmente uno smash facile facile, Berrettini sul suo servizio è implacabile e vola 3-0, 5-2, 6-2 con uno splendido passante in corsa di dritto in corsa, e chiude vince il tie-break 7-2 grazie ad un errore di Edmund nel palleggio. La partita è dura, bella per l’equilibrio in campo. L’inglese ha subito una palla-break ad inizio di terzo set ma Berrettini la annulla. Poi il giovane romano pecca di inesperienza e non riesce ad aggiudicarsi nemmeno uno dei tre servizi di Edmund (sesto, ottavo e decimo game) nonostante il vantaggio di 15-30. Con quasi tutti gli errori di Berrettini che provengono da un rovescio bimane su cui bisogna molto lavorare (e di certo coach Santopadre lo sa). Qui comunque si decide il match. Troppe occasioni sprecate, addirittura a due punti dal match. E così l’esperto Edmund si tiene a galla e breakka l’azzurro nell’undicesimo gioco. L’ennesimo rovescio in rete di Berrettini consegna la vittoria e i quarti di finale al britannico. Resta al tennista di casa nostra un grande amaro in bocca per non aver centrato un altro risultato di prestigio che lo avrebbe proiettato a ridosso dei primi 40 del mondo. Domani intanto in gara agli ottavi del “China Open” di Pechino sia Marco Cecchinato che Fabio Fognini. Il primo, 8 del seeding e 22 del mondo, affronta l’ungherese Fucsovics , n.45, mentre Fognini, 13 del mondo e 4 del seeding, se la vedrà col giovane forte ma discontinuo russo Rublev, 68. Se entrambi dovessero uscire vincenti dai loro match, darebbero vita ad un derby – quarto di finale davvero da seguire.

Andrea Curti