La Lazio tocca il fondo a Francoforte. Biancocelesti devastati dalla velocità e dalla cattiveria dell’Eintracht ma soprattutto dai due cartellini rossi sventolati dall’arbitro sotto il naso prima dell’irriconoscibile Basta e poi dell’impalpabile Correa. Quattro ad uno è il risultato finale: una debacle su tutta la linea da parte della squadra di Inzaghi sconcertato e preoccupato dalle condizioni della sua squadra palesemente in ritardo di condizione e di corsa davanti ai tedeschi veloci e feroci sin dai primi minuti di gioco pronti ad imprimere al match un ritmo forsennato. Al 3° minuto c’è subito il gol dei tedeschi dopo una serie di errori difensivi dopo un calcio d’angolo battuto dall’Eintracht dove Milinkovic liscia il pallone e Da Costa mette in rete di testa senza particolari difficoltà. La Lazio sbanda, le distanze in campo solo lunghe e ci vogliono più attenzione e maggior vigore per resettare i ranghi. I giocatori di Inzaghi ci riescono e dopo 20 minuti arriva il contropiede vincente prodotto da una triangolazione di Immobile, Correa e Parolo che sfrutta il taglio dalla sinistra per mettere tranquillamente la palla in rete. Il riequilibrio del risultato però non da’ la scossa ai biancocelesti, perchè loro, i tedeschi sono più veloci e più pronti sulle seconde palle. La difesa della Lazio continua a sbandare ed a regalare giocate pericolose all’avversario, situazioni palesi per provocare interventi fallosi da parte dei laziali, automatici quindi cartellini gialli. Gli svarioni poi diventano una sequenza paurosa ed è proprio da uno dei tanti errori difensivi che scaturisce il secondo gol di Kostic dopo una topica di Wallace colpevole di far crossare Haller adatto a favorire lo “scavetto” vincente appunto di Kostic. Il tema tattico oramai appare scontato: tedeschi più veloci e più determinati su tutti i palloni, i biancocelesti di contro sempre i ritardo e fallosi. Spunta allora l’inevitabile rosso per Basta decisamente fuori partita. L’espulsione del difensore arriva praticamente pochi secondi prima del fischio finale del primo tempo. La Lazio in 10 e a testa china ripiega negli spogliatoi. Ora Inzaghi deve ridisegnare l’atteggiamento tattico da attuare nel secondo tempo ma lo spartito è sempre lo stesso con l’Eitracht facilitato dall’uomo in più in campo. Il secondo tempo è una catastrofe. La velocità dei tedeschi aumenta, i biancocelesti sembrano birilli al booling. Al 53esimo arriva il gol di Jovic che in velocità taglia fuori tutta la difesa e mette la palla alle spalle di Proto. Piove sul bagnato per la Lazio che deve fare a meno anche di Correa espulso per un’intervento su un’avversario ma non certo da cartellino rosso. Lazio in 9 uomini ed Inzaghi cerca in qualche modo di limitare i danni mandando in campo Berisha (finalemente ndr) al posto di uno spento Milinkovic. I tedeschi invece cambiano Rebic con Jovic e la musica non cambia, anzi si fa più perentoria con Da Costa che al 93esimo mette fine con un gol all’orrenda prova della Lazio che capitola definitivamente sotto il peso vergognoso di un 4 a 1 clamoroso. E’ la fine? A Francoforte si. L’unica speranza che resta in un giovedì da dimenticare arriva dal 2 a 2 dell’Apollon imposto ai più blasonati francesi del Marsiglia. Magra consolazione in una serata da cancellare….e domenica alle 15 all’Olimpico arriverà la Fiorentina.
Girone H
Apollon (Cip)-Marsiglia (Fra) 2-2
Eintracht (Ger)-Lazio (Ita) 4-1
Classifica: Eintracht 6, Lazio 3, Apollon e Marsiglia 1
MAURO CEDRONE
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