ROMA – All’ora di pranzo la Lazio strapazza come un uovo in padella la Spal ridotta ai minimi termini dalla quaterna biancoceleste confezionata in un’Olimpico bagnato ma pronto ad esultare alla doppietta di Immobile, al supergol di Cataldi ed alla sassata di Parolo, il tutto in un orario intermedio poco usuale e men che meno invitante vista la coincidenza con l’appuntamento domenicale a tavola. Sono appunto le 12.30 quando Lazio e Spal  scendono in campo, su un terreno che ha tenuto bene dopo il temporale mattutino. Squadre con medesimo modulo, ma il 3/5/2 dei ferraresi s trasforma spesso in un 5/3/2 proprio per gli attacchi ripetuti dei biancocelesti di Inzaghi che alla fine ha preferito Caicedo a Correa e Patric a Luis Felipe. Semplici invece copre di più la sua squadra lasciando come punta più offensiva Petagna. Il ritmo e’ sostenuto nonostante il terreno un po’ allentato. Dopo alcuni minuti di studio arriva la prima occasione della Lazio con Caicedo che manda di poco al lato. Al 17esimo ci riprova la squadra biancoceleste con Patric dall’aut di destra su invito di Lulic. La supremazia in campo della Lazio e’ evidente ma la Spal si fa pericolosa in un paio di contropiede come al 20esimo con un tiro insidioso deviato in angolo da Strakosha. Al 25esimo però arriva il gol della Lazio dal solito Immobile che è in giornata di grazia (in tribuna c’è Mancini e Gregucci proprio per vedere in bomber all’opera) e Ciro li saluta subito con un tiro secco mandando la palla in rete dopo un calcio d’angolo. L’uno a zero apre la partita ma evidentemente ad appannaggio della Spal perché 2 minuti dopo il gol della Lazio e’ il turno di Antenucci a mettere la palla in rete trasformando un traversone di Lazzari bravo a saltare  Lulic come un birillo. Il pareggio stavolta carica la Lazio che va al tiro ripetutamente con Immobile e Caicedo. Il secondo gol biancoceleste sembra maturo. La Lazio ci crede e Caicedo appare indiavolato. È’ il 34esimo, l’equadoregno  caparbiamente dribbla i difensori ferraresi in fila al limite dell’area. Il passaggio ad Immobile e’ il preludio al gol che arriva da un perfido tiro dal limite dell’area di rigore: deviazione e gol e Ciro sugli scudi. Un Due a uno che mette in ginocchio la Spal che deve arrangiarsi sulle incursioni di Caicedo, Immobile e Lulic. Il secondo tempo e’ da scuola di Coverciano . La Lazio e’ padrona del campo in lungo ed in largo, i tifosi si spellano le mani alle giocate dei biancocelesti, la Spal non fa resistenza alle ripetute incursioni . Il Milinkovic portiere deve esibirsi con tanta fortuna ad una serie d’interventi miracolosi, ma il 13esimo minuto del secondo tempo rimarrà impresso nella storia laziale perché il gol di Cataldi e’ qualcosa di meraviglioso: fascia destra, 25 metri dalla porta, tiro secco che sembra un siluro e gol sotto l’ incrocio dei pali. Gli applausi al giocatore avvolgono l’intero stadio, Adesso anche Cataldi e’ sulla luna, festeggiato da tutti i compagni per il gran gol che ricorderà per tutta la vita. Il tre a uno non frena l’ ardore della Lazio che continua a macinare gioco a tal punto che al 24arriva un altro gol stavolta di Parolo pronto a saettare dal limite dell’area mandando il pallone alle spalle del giovane Milinkovic. Il 4 a 1 e’ la ciliegina su una torta gustata dai 30 mila dell’Olimpico che non dimenticheranno facilmente  i gol di Immobile (2), Cataldi e Parolo. Ed è’ così che torna il sole in casa Lazio dopo la bufera nerazzurra.

MAURO CEDRONE.