KEITH RICHARDS nasce il 18 dicembre del 1943. KEITH volto scavato, rughe profonde ed una storia in ogni solco, sempre e comunque storie incredibili. Richards è la storia di mille canzoni, di mille avventure, di mille aneddoti e di mille problemi più o meno seri. Per “Rolling Stone” Keith è considerato uno tra i migliori 10 chitarristi di tutti tempi. Legato a filo doppio nel bene e nel male a Mick Jagger, Keith è stato e continua ad essere l’anima vera delle “Pietre Rotolanti”. Il rapporto di amore ed odio con “Sua Maestà” tiene sempre vivi gli Stones, ed alta la creatività della band. Il patto di “sangue” tra i due leaders è quello di firmare a metà tutte le canzoni, indipendentemente da chi le scrive (come del resto facevano Lennon e McCartney), ma soprattutto di non farsi mai sconti, nel senso di “accettare mai una canzone solo perchè arriva dal cantante o dal chitarrista del Rolling Stones”. Keith però non è stato e non è solo il famoso chitarrista dei Rolling ma è qualcosa di più nel gruppo. E’ quello che “sporca” il suono ruvido e grezzo delle Pietre. Keith è il coautore delle canzoni immortali degli Stones, è un’autentica rockstar e non l’ombra Mick sul palco, in una parola Keith Richards è la personificazione del rock and roll. La sua è sempre stata una vita al limite, ad alta velocità con annessi e connessi, eccessi dopo eccessi ed incidenti assurdi sfidando la morte come quella volta che si procurò una commozione cerebrale e relativo intervento al cervello a causa di una caduta da una palma da cocco su cui cercava di arrampicarsi per prendere una grande noce. Keith in fondo è sempre stato un terribile provocatore nato come quando dichiarò di aver sniffato le ceneri di suo padre. Pazzesco e da brividi. Ma Keith era ed è così, è una una serie infinita di problemi più o meno seri dai quali ne è uscito sempre vivo e più in forze di prima: una sorta di higlander del rock con le sue Gibson e Fender da strizzare a dovere su tutti i palchi del mondo.

MAURO CEDRONE