ROMA – Contro la Juventus non ci sarà, ma i pensieri del capitano della Roma Daniele De Rossi, fermo ai box da ottobre per i problemi al ginocchio, vanno oltre la rivalità coi bianconeri: “E’ l’infortunio più grave della mia carriera – ha ammesso -, si parla di cartilagine e ho subito una lesione grave. Se si dovesse rompere ancora sarebbe gravissimo”. Il futuro però è chiaro: “La fine della mia carriera è vicina, ma ho il sogno di fare l’allenatore”. Il campo però – almeno per i suoi compagni – mette la Roma di fronte alla Juventus. La situazione per i giallorossi è delicata e De Rossi non lo nasconde: “Abbiamo talmente tanta pressione addosso che non viviamo bene l’attesa. Abbiamo tanti pesi sulla schiena, siamo in un momento delicato perché sappiamo che dobbiamo fare meglio di quello che stiamo facendo. Siamo tutti sotto osservazione, mister compreso, e lo sappiamo. Vogliamo fare una grande partita più per noi che per l’importanza della sfida. Contro i più forti di tutti”. De Rossi sarà ancora in tribuna a fare il tifo, nonostante qualche miglioramento: “Ci vuole tempo per recuperare, ho ripreso a correre e a calciare ma sono ancora indietro. Non posso rischiare un’altra rottura”. Nel futuro c’è la panchina come papà Alberto: “Ho sempre avuto il sogno di fare l’allenatore e quando smetterò, la fine della carriera so che è vicina, farò il grande passo. Mio padre dice che è un lavoraccio, ma da lui imparerò molto. Non so se sarò bravo, ma sicuramente viaggerò e studierò per imparare”.
FONTE FOOTBALLPRESS.IT
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