ROMA – Da un’ottica equidistante verrebbe da scrivere che il pareggio tra Lazio e Torino in fondo sembra essere il risultato più giusto. Ma dopo un’analisi attenta sugli episodi, sull’arbitraggio,sui giocatori in campo e sulle scelte dei due tecnici si deve scrivere che alla fine ad essere  il protagonista principale è stato indiscutibilmente l’arbitro Irrati e la sua pessima gestione del match dell’Olimpico. Eppure all’inzio sembrava che ad essere gli attori principali dello spettacolo sarebbero dovuti essere i giocatori e gli allenatori con le loro scelte. Speranze invece  via via sfumate dalle cervellotiche decisioni di un arbitro scarso ma eccessivamente protagonista. Al pronti via Inzaghi ripropone il vincente 3-4-2-1 mentre Mazzarri risponde con il solito 3-5-2 e tutti i titolari.. La Lazio invece in campo è con Parolo al posto di Leiva. Ed è proprio da Parolo che partono i suggerimenti sull’out di sinistra mentre  a destra ci pensa Marusic ad affondare e crossare per il fronte offensivo che non sfrutta a dovere tre incursioni pericolose.. Il Torino soffre gli affondi dei biancocelesti e si rintana nella sua metà campo ed in area di rigore. La pressione laziale costringe spesso i granata al fallo come nel caso di Djidji che rimedia il cartellino giallo . Il toro gioca inevitabilmente di contropiede ed al 16 esimo c’entra in pieno l’incrocio dei pali con un tiro di Baselli. Il tema tattico però non cambia, il toro sempre di ripartenza dopo gli attacchi della Lazio che prova ripetutamente a scardinare la retroguardia granata in alcune occasioni anche piuttosto fortunata. Al 24esimo e il turno di Immobile a sparare in porta con Sirigu attento alla parata. La gara si trascina senza particolari squilli fino al 45esimo quando l’arbitro Irrati  diventa protagonista (dopo aver commesso una serie di errori di valutazione) perché concede un calcio di rigore al Toro per una leggera cintura di Marusic a Belotti che non vedeva l’ora di cadere in area di rigore. Il penalty trasformato da Belotti e’ realizzato sotto una cappa di fischi da parte del pubblico rivolti non al giocatore ma all’arbitro Irrati attore unico di un finale di primo tempo incredibile terminato con le ripetute rimostranze dei giocatori della Lazio. Il secondo tempo inizia inevitabilmente come era finito il primo. I fischi si sprecano nei riguardi dell’arbitro Irrati e verso i giocatori granata. Inzaghi non cambia nessuno mentre Mazzarri deve fare forzatamente un cambio per l’infortunio di Izzo, (salvato da Irrati per un doppio fallo e quindi rosso) ed al suo posto entra Moretti. Per la Lazio invece esce Radu ed entra Leiva. Intanto uno degli episodi clamorosi si concretizza però al 15esimo con un contropiede del Toro fallito banalmente da De Silvestri che solo soletto spedisce il pallone sopra la traversa. Risponde subito la Lazio al 17esimo con un gol straordinario di Milinkovic da fuori area con il pallone che va ad infilarsi al palo opposto del tiro. La Lazio si carica,  macina gioco ed arriva con facilità in area avversaria. C’è la sensazione che di li apoco arrivi il gol della vittoria.  In sequenza infatti vanno al tiro Immobile, Correa ed il nuovo entrato Wallace (pessimo il suo scorcio di partita) al posto di Radu. Gli episodi dubbi s’intrecciano con le belle giocate. Al 27esimo c’è un altro episodio da rigore per un atterramento in area granata di Acerbi bypassato ancora una  volta dall’arbitro Irrati. Il rigore sembra netto ma Irrati non ha nessuna voglia di andare a consultare quella macchina infernale chiamata VAR. Intanto al 36esimo  è il  Torino ancora una volta ad  andare vicino al  gol con De silvestri. . Il Toro  ci prova sempre  ma la Lazio non si fa intimidire  e ribatte in contropiede.  Al 39esimo  entra Caicedo al posto di  L. Alberto ma è sempre Irraiti a catalizzare l’attenzione dell’intero stadio Olimpico per la decisione di espellere Marusic  per un  intervento da dietro su un giocatore granata. Lazio in 10  ma è sempre Irrati il protagonista  dell’Olimpico che tira fuori un altro cartellino rosso sul volto di  Maite’ che ovvaimente non giocherà contro la Roma nel prossimo turno.  Quindi anche il Toro  rimane in 10 . Nonostante l’inferiorità numerica delle due squadre sia la Lazio che il Torino tentano di arrivare al vantaggio visto che ci sono ancora 5 minuti di tempo per il recupero. Recupero però che servo a poco perché le due formazioni stazionano  sempre a metà campo. Arriva il fischio di Irrati che mette fine  ad una partita  tutto sommato piacevole  e tirata  ma con  un unico protagonista in campo nel bene e soprattutto nel male di nome Irrati: l’arbitro che ha lasciato all’Olimpico un segno negativo indelebile.

MAURO CEDRONE