La stagione 2019 del circuito tennistico entra subito nel vivo nell’emisfero meridionale con la disputa degli Australian Open, e gli azzurri in gara nella prima giornata (parte bassa del tabellone) hanno dato vita a buone performances. Tre su quattro hanno superato il primo turno, buon bilancio per la classifica e per le loro finanze, dal momento che l’approdo al secondo turno vale 105.000 dollari, ovvero oltre 91.000 euro. Il 34enne di Caldara, Andreas Seppi neo numero 35, ha confermato il buon momento sul cemento outdoor (finale a Sydney) eliminando in quattro set (6/4 4/6 6/4 6/3) l’americano Johnson, 34 del mondo e 31 del seeding. Seppi è al suo 14° Australian Open dove ha collezionato sinora quattro ottavi di finale, con scalpi importanti (Federer nel 2015 e Kyrgyos). Ad attenderlo ora l’australiano Thompson, numero 72 del ranking mondiale, mai oltre il secondo turno a Melbourne. Tra i due non ci sono precedenti ma Seppi parte favorito, inutile nascondersi. Ad un ipotetico terzo turno il bolzanino dovrebbe trovare il sudafricano Anderson, sua bestia nera a Wimbledon (due sconfitte su due incontri). Bene, molto bene il 27enne qualificato ascolano Stefano Travaglia, alla sua quarta vittoria consecutiva a Melbourne dopo aver passato le qualificazioni e ora nel club di Cecchinato con Vagnozzi allenatore. E’ stato lo stesso Travaglia a spiegare in conferenza l’evoluzione del match contro il non irresistibile argentino Andreozzi, numero 77 contro il 137 dell’azzurro (6/6 6/2 6/3 6/2 lo score): “Dopo aver perso il primo set al tie-break per aver giocato troppo in difesa, sono entrato di più in campo ed è servito molto per vincere. Sto in Australia dal 27 dicembre, ho giocato challenger e più gioco e più mi sento meglio“. Dopodomani il tennista marchigiano affronterà un’altra sorpresa della scorsa stagione, il georgiano Basilashvili, testa di serie numero 19. Servirà lo stesso servizio di oggi (più di 20 aces) e la stessa determinazione per sperare nell’approdo al terzo turno. Bene anche il 29enne pugliese Fabbiano, numero 102, altro grande lavoratore della racchetta, che è uscito vittorioso nell’incontro non facile con la wild card locale Kubler, 130; Fabbiano ha così sfatato il tabù dell’eliminazione al primo turno agli Australian Open (2 volte su 2) battendo l’australiano in quattro set (6/4 7/6 2/6 6/3) in tre ore e 4 minuti. Un solo passaggio a vuoto del pugliese, nel terzo set, per il resto partita dominata in lungo e in largo: ora al secondo turno se la dovrà vedere col 21enne bombardiere yankee Opelka, numero 97 del ranking mondiale, che ha dato vita alla sorpresa della giornata, aggiudicandosi il derby con il più quotato connazionale Isner, top ten, a suon di tie-break: quattro giocati, tre vinti. Fuori dal torneo invece il 23enne romano Berrettini, n.54, che aveva il compito più difficile contro il rampante greco Tsitsipas, 14 del ranking e 14 del seeding. Il 20enne atenese si è imposto in quattro set comunque equilibrati con il risultato di 6/7 6/4 6/3 7/6 dopo quasi tre ore di gioco. Unico neo per il giovane tennista azzurro è quello di non esser mai riuscito a strappare la battuta al suo rivale: quelle due palle break non trasformate sul 2-2 del quarto set avrebbero potuto allungare la contesa, magari al quinto. .
Domani in campo gli altri quattro azzurri, tre nel tabellone maschile e una nel femminile. Il ligure Fognini, 13 del mondo e 12 del seeding, dopo il brutto torneo di Auckland cerca gioco e brillantezza contro lo spagnolo Munar, numero 79; non ci sono precedenti tra i due; l’unica differenza sono i dieci anni che li dividono, una generazione, con l’azzurro in piena maturità di uomo, di padre e di tennista, e l’iberico invece sfrontato e pronto a sgambettare chiunque. Sarà un match duro per entrambi. Anche l’emergente siciliano Cecchinato, neo numero 18 del ranking e 17 del seeding, è atteso da un avversario scorbutico, il serbo Krajinovic, attualmente numero 93 ma nell’aprile scorso 26: in equilibrio il bilancio dei precedenti, 3-3, tutti disputati sulla terra a livello challenger ad eccezione del secondo turno delle qualificazioni degli US Open 2014. Per il Ceck comunque una buona occasione di andare avanti. Sembra invece più chiuso dal pronostico il qualificato toscano Lucone Vanni, 33enne di Castel Del Piano e numero 163 del mondo, alla sua seconda partecipazione al main draw australiano (nel 2017 dopo aver superato le “quali” si ritirò contro Berdych), sorteggiato contro lo spagnolo Carreno-Busta, numero 23, che a Melbourne vanta gli ottavi raggiunti lo scorso anno (tra i due non ci sono precedenti). Unica rappresentante del tennis nostrano in gonnella è la 27enne marchigiana Giorgi, 28 della classifica femminile mondiale, che incontrerà la slovena Jakupovic, 83; quest’ultima si è aggiudicata l’unico precedente, disputato lo scorso anno al primo turno sull’erba di Nottingham. Il cemento è altra storia, speriamo bene.
Andrea Curti
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