ROMA – Altra vittoria preziosissima della Lazio ma con tanta sofferenza soprattutto nella seconda parte di gara. Il gol di Caicedo su rigore netto sullo stesso Caicedo trasformato dall’attaccante con un tiro secco alla sinistra del portiere empolese decide l’incontro che regala i tre punti alla squadra biancoceleste ed il quarto posto in classifica in attesa delle partite della Roma, del Milan e dell’Atalanta. Con L.Alberto ed Immobile in tribuna, Inzaghi manda in campo Correa al fianco di Caicedo mentre a centrocampo spazio a Romulo a destra e Berisha a centrocampo a dare una mano a Leiva, Milinkovic e Lulic. Dietro i soliti tre con Bastos non in giornata positiva così come Radu dall’altra parte. Apprensione invece per Acerbi per una leggera distorsione alla caviglia in delle sue scorribande in attacco. L’Empoli invece propone Caputo e Farias in attacco e Traorè a gestire il gioco a centrocampo. Iachini fa una bella cerniera a centrocampo ed in difesa, sfruttando naturalmente il contropiede che mette in apprensione più volte la squadra biancoceleste. La Lazio non è veloce a causa della stanchezza accumulata con i 120 minuti di Milano contro l’Inter ed i 90 minuti di Frosinone contro i canarini. Le marcature sono piuttosto lente e l’Empoli può affondare a destra e a sinistra ma con poca fortuna soprattutto nei suoi due attaccanti. I toscani manovrano meglio perchè hanno una marcia in più ed impegnano in tre occasioni Strakosha sempre attento e pronto a mettere delle “toppe” ad alcuni errori difensivi, anche se sulle uscite lascia ancora un pò a desiderare. Al 17esimo arriva il primo calcio d’angolo per la Lazio. Al 28esimo la prima vera occasione importante della Lazio con Correa che salta un paio di difensori e tenta un tiro mortifero parato con difficoltà da Provedel. Dopo una serie di errori a centrocampo ed in difesa degli uomini di Inzaghi arriva improvvisamente un’altra grande occasione della Lazio non chiusa da Correa che non finalizza un’ottimo scambio in attacco. Al 41esimo arriva il rigore per la Lazio per uno sgambetto di Provedel sul caparbio Caicedo che va sul discetto dopo una piccola discussione con Correa convinto di poter tirare lui il rigore, rigore invece trasformato dalla “pantera” biancoceleste: uno a zero e si riparte.. Il vantaggio corrobora la Lazio che arriva senza difficoltà fino al termine del primo tempo. La seconda parte di gara inizia con una Lazio meno preoccupata perchè in vantaggio sull’Empoli. La manovra però resta lenta e farraginosa ma l’avversario viene controllato bene anche nella propria metà campo. Al 55esimo Acerbi prova il raddoppio dagli sviluppi di una punizione ma il pallone esce di poco. Inzaghi cambia Milinkovic dolorante con Cataldi che si piazza naturalmente a centrocampo a fare da diga e da sostegno a Leiva. L’assenza di Milinkovic fa arretrare il baricentro della squadra che soffre la velocità dell’avversario che stazione con più frequenza al limite dell’area biancoceleste. Al 59esimo c’è una grande occasione dell’Empoli con Krunic che “spara” in porta centralmente dopo un cross di Di Lorenzo con Strakosha piazzato e pronto a bloccare. La Lazio fa fatica ad arginare gli assalti dei toscani e non sfrutta a dovere un paio di contropiede, uno soprattutto al 64esimo di Caicedo e Correa che tira alto. Inzaghi cambia Berisha con Badelj più fresco e più metronomo del compagno ma nonostante i cambi la Lazio è in affanno e deve prestare il fianco all’avversario come al 77esimo quando Silvestre di testa non riesce ad indirizzare il pallone in porta con Strakosha colpevolmente fermo tra i pali invece di uscire sul traversone proveniente sa sinistra. Inzaghi toglie Caicedo perchè non ne ha più e poi accusa un colpo al fianco, entra Neto per dare più velocità al fronte offensivo. Nonostante l’ultimo cambio la Lazio continua a soffrire. Il finale è in apnea per mancanza di forze con la Lazio a difendersi e l’Empoli ad attaccare. Iachini toglie Pasqual e mette Mikalidze ma l’offensiva empolese non frutta il predominio del campo. Il fischio del giovane Chiffi mette fine al match dell’Olimpico con una Lazio col fiato cortissimo ma contenta per la vittoria e il quarto posto in classifica, in attesa delle altre partite del Milan, della Roma e dell’Atalanta.
MAURO CEDRONE
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