La Lazio crolla al 94esimo a pochi secondi dal fischio finale. Il diagonale secco di Criscito dalla sinistra ad incrociare con palo-gol che da’ la vittoria al Genoa dopo aver pareggiato al 74esimo con Sanabria il gol del finale del primo tempo di Badelj. Il due a uno del Genoa maturato tutto nel secondo tempo premia i liguri pronti a reagire ed a ripartire nella seconda parte di gara dopo aver subito nei primi 45 minuti una Lazio padrona territoriale del campo nonostante le numerose defezioni ad pronti via. Del resto con tanti infortunati da una parte ed un basso livello qualitativo dall’altra non ti puoi aspettare una grande partita, e così è stato fino al 29esimo del primo tempo che segna il primo vero tiro della partita del Marassi ad opera del genoano Rolon con grande parata di Stakosha. Dunque poco meno di mezzora di sbadigli con squadre lente, entrambe a scartamento ridotto per via delle assenze biancocelesti e poca intraprendenza della formazione genoana. Circa 30 minuti sonnacchiosi dove la Lazio fa tanto possesso palla ma poche incursioni mentre il Genoa preferisce lavorare sulle marcature ma senza tiri in porta. Dopo il tiro di Rolon la gara finalmente prende la giusta piega: quella di una maggiore velocità e più occasioni nelle rispettive aree di rigore. Al 31esimo ci prova infatti la Lazio con l’ex Romulo ma il tiro di testa è debole e presa facile del portiere Radu. Al 33esimo è il turno di Sanabria con un diagonale che impegna Strakosha con i piedi prima d’intervenire anche si Kouamè. Al 34esimo è ancora Romulo ad impegnare Radu. Il match sembra avviarsi verso il breack senza squilli ma al 44esimo c’è la prima svolta della gara con il gran gol di Badelj terminale vincente di una costruzione perfetta dell’azione iniziata da Correa passando per Immobile e conclusa con una specie di rigore in movimento da Badelj. Applausi, festeggiamenti e fischio finale di Banti che manda tutti negli spogliatoi. Al rientro Prandelli manda in campo Pandev e Bessa per ridare slancio ai rossoblù. Inzaghi invece aspetta il 54esimo per cambiare Immobile che poteva ancora rimanere in campo ancora qualche minuto con Caicedo che va ad affiancare Correa che due minuti prima aveva impegnato Radu con una gran parata. Il ritmo è decisamente più alto per volere del Genoa che vuole recuperare terreno per arrivare al parteggio. Al 60esimo ci prova Biraghi con un diagonale dopo uno scambio Bessa-Pandev. E’ sempre il Genoa a dettare i tempi con velocità e possesso palla mentre la Lazio si vede inevitabilmente costretta a giocare in contropiede. Proprio da un ribaltamento di fronte c’è una traversa piena di Badelj con portiere battuto. E’ il 62esimo e la Lazio con quel legno certifica, fino a quel momento, il merito della vittoria. Un merito però che evapora al 74esimo con il gol di Sanabria che sfrutta un rimpallo su Leiva entrato 10 minuti prima al posto di Romulo. Il pareggio del Genoa mette in crisi la Lazio. I lagunari alzano ancor di più il livello di velocità che permette agli uomini di Prandelli di arrivare con una certa facilità nei pressi dell’area avversaria. L’esempio classico arriva all’84esimo proprio dai subentrati Bessa e Pandev che arrivano in penetrazione con il macedone che mette paura a Strakosha. All’85esimo ci prova Biraschi con un diagonale pronto subito dopo ad uscire per lasciare il posto a Pereira. Crescono così i minuti di recupero che Banti concede al Genoa. Quattro per la precisione che si trasformano in un’autentica agonia per la Lazio che capitola al 93esimo con quel tiro secco da 25 metri di Criscito che regala così i tre punti ai rossoblù ed un’incredibile amarezza alla Lazio ed ai suoi tifosi che vedono con questa sconfitta ridurre drasticamente le possibilità di rimanere in corsa verso quella chimera chiamata quarto posto!.

MAURO CEDRONE