ROMA – Che la ventesima sconfitta consecutiva nel Sei Nazioni fosse preventivabile alla vigilia contro l’Irlanda non era un’eresia, ma che alla fine del primo tempo, sugli schermi dell’Olimpico gremito, comparisse un Italia 16 Irlanda 12 era tutt’altro che pronosticabile. Il match ha visto gli azzurri partire subito decisi ma al primo affondo, al minuto 11, i verdi ospiti vanno in meta con Roux, e Sexton implacabile dalla piazzola. Poi l’estremo Hayward evita il peggio placcando il neoentrato Conway e pian pianino gli azzurri prendono coraggio, stimolati anche dal giocherellare degli irlandesi. Così l’apertura Allan accorcia le distanze con un piazzato per il 3-7 che potrebbe rivitalizzare il quindici nostrano. Ma Campagnaro e Budd pasticciano e Stockdale ringrazia; 12-3 per l’Irlanda dopo 20 minuti. Partita già finita? Macchè! Ancora il piedino di Allan porta altri tre punti in cascina che dimezza lo svantaggio (6-12), poi al 32′ l’Italia trova la meta con Padovani servito ancora da Allan che però non centra la trasformazione del sorpasso. Ma ora c’è solo un punto tra i due quindici. L’Italia attacca ancora con Tebaldi che fa un break, Mbandà acciuffa il passaggio giusto e Morisi firma la meta del sorpasso (16-12) che di fatto chiude i primi 40 minuti di gioco con gli azzurri miracolosamente avanti nel punteggio. La pressione dell’Italia ad inizio seconda frazione non porta i frutti sperati; è l’Irlanda a trovare la terza meta con Earls per il nuovo vantaggio dei verdi (19-16). La gara è in grande equilibrio, l’Italia attacca e l’Irlanda placca ma come contro il Galles, al 66′ il match le volta le spalle; la maul irlandese è imprendibile e Murray schiaccia l’ovale in meta firmando la quarta realizzazione degli ospiti. Negli ultimi dieci minuti il quindici azzurro è poco lucido e non riesce ad accorciare il parziale, neppure all’ultimo secondo, quando il subentrante McKinley manca il piazzato del bonus difensivo. Vince l’Irlanda con più dieci di differenza, all’Italia resta un amaro in bocca e le belle parole del proprio coach: “Sono orgoglioso di questo gruppo al termine di una partita come questa” – ha dichiarato O’Shea – “abbiamo una grande sfida davanti a noi, dobbiamo continuare a lavorare abituandoci a giocare in questo modo e su questo livello. Se continuiamo a giocare prestazioni di livello, i risultati arriveranno. Ho visto una squadra in campo che purtroppo ha commesso errori sul alcune cose che potevamo controllare, come la meta subita da Jacob Stockdale nel primo tempo. Davanti a noi ora abbiamo una sfida non facile contro l’Inghilterra, ma stiamo crescendo e dobbiamo giocare sempre su questo livello lavorando sulle cose che possiamo controllare”. Già, ora restano gli inglesi a Twickenham e la Francia all’Olimpico per scongiurare l’ennesimo cucchiaio di legno; sembra più semplice arrivare terzi nel Girone dei Mondiali settembrini in Giappone.

Andrea Curti