ROMA-Harbie Hancock, ovvero una delle migliori espressione della “fusione fredda” tra il jazz ed il rock. L’eclettismo della cold fusion, proiettato verso l’hip hop. Un fenomeno nel suo genere? Probabilmente si, non foss’altro per la volontà di non percorrere strade musicali precostituite, lontano dall’obbligatorietà dei generi e stili musicali precostituiti. Non a caso Herbie Hancock ha fatto parte del leggendario quintetto di Miles Davis, altro fenomeno fuori da schemi musicali definiti. Il 12/4/2018 è il suo compleanno. Hancock è infatti nato il 12/4/1940. La colonna sonora di Blow-Up di Michelangelo Antonioni porta il suo nome ma Harbie ha lasciato spesso il segno anche nel Funky e nelle sue derivazioni senza tralasciare l’elettronica applicata agli stili musicali più amati. Hancock è stato anche uno dei primi esempi di contaminazione tra Jazz e Rap. Si è esaltato nel rileggere magistralmente l’intimismo di Joni Mitchell nell’album River: The Joni Letters. Dunque un talento, un folle talento impossibile da fermare. Auguri.
MAURO CEDRONE
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