La Roma corre veloce, obiettivo Champions. All’Olimpico c’è il Cagliari, avversario scomodo. E Ranieri lo sa benissimo. “Bisogna rispettare sempre ogni avversario. I ragazzi stanno lavorando molto intensamente per poter concorrere a questo posto benedetto di Champions dove ci sono molte squadre in lizza. Sarebbe da sciocchi prendere l’impegno sottogamba. Il Cagliari ha in Pavoletti il punto di riferimento lì davanti”. Due i calciatori cagliaritani in ottica Roma, Cragno e Barella.”Tutti e due fortissimi. Non penso al prossimo anno, penso ad affrontarli. Sono due giocatori importanti, anche in prospettiva nazionale”.  Si parla di futuro, tanti nomi di nuovi tecnici. E Ranieri? “Io mi sento allenatore della Roma fino a fine stagione. Poi Dio vedrà e provvederà. Sono stato chiamato in un momento di difficoltà e io, da tifoso della Roma, ho accettato a scatola chiusa”. Il futuro può attendere. E allora sotto con il Cagliari. Alla Roma mancheranno per squalifica Cristante e Zaniolo e il tecnico giallorosso si aspetta “qualche contrattempo in termini di fluidità di gioco ma mi auguro che chi scenderà in campo faccia un surplus di lavoro e tutta la squadra riesca a bilanciare queste assenze”. Sono a disposizione Perotti (“si sta allenando bene, ha recuperato”) e Pastore (“lo vedo molto bene, molto motivato”) ma il primo ha più chance di partire titolare anche se nessuno dei due ha i novanta minuti nelle gambe. In mezzo al campo potrebbe esserci presto una chance per Coric (“è un gran buon giocatore, non è facile cambiare nazione ma ha grande qualità, deve adattarsi al calcio tattico che c’è in Italia”) mentre davanti sono intoccabili El Shaarawy e Dzeko. Il primo, a segno contro l’Inter, è già in doppia cifra e ha dimostrato di essere “un ragazzo molto coscienzioso, che riesce a fare le due fasi e sta dando un grosso contributo”, mentre per quanto riguarda il bosniaco, fra i migliori a San Siro, “è un giocatore che ama partecipare al gioco: quello che ha fatto vedere con l’Inter è il suo habitat naturale, venire incontro, fare da punto di riferimento per i giocatori che si inseriscono”.

Ranieri lo vede meglio come punta unica ma “può anche giocare con uno accanto che però deve capire il suo gioco e inserirsi al momento giusto”. Caratteristiche che non sembrano appartenere a Schick, nel quale però il tecnico giallorosso continua a credere: “Sono convinto che sia un grosso campione. C’è chi matura un po’ prima e chi un po’ dopo ma ha tutti i requisiti per diventare un grande giocatore”. E per il finale di stagione Ranieri conta anche su Under, sostituito all’intervallo con l’Inter. “E’ una questione sia fisica che tattica: in quella posizione o crei problemi all’avversario o l’avversario li crea a te. Si sta allenando molto bene e mi aspetto molto da lui”. La rincorsa Champions continua.

FONTE FOOTBALLPRESS.IT