Nel Gran Salone dei ricevimenti di Palazzo Madama, nel cuore pulsante e regale di Torino, si è svolta la presentazione delle Finali ATP assegnate al capoluogo piemontese per il quinquennio 2021-2025. L’indoor del Pala Alpitour, che prenderà il posto della O2 Arena di Londra, sarà il teatro del grande tennis, con i migliori otto del mondo che si daranno battaglia per l’ambito trofeo.
“Io e il sindaco Appendino – Ha esordito il presidente della FIT Angelo Binaghi – sappiamo che siamo qui per una congiunzione astrale irripetibile. Come tre o più pianeti si allineano perfettamente solo in determinate condizioni, a noi sono successi almeno sei fenomeni rari, mai verificatisi prima, che sono accaduti tutti insieme. Il primo è che un governo italiano ha deciso per la prima volta nella storia di scommettere sul tennis. Lo aveva fatto in passato per altri sport. Il nostro era l’unica grande disciplina che non aveva mai ricevuto un euro di denaro pubblico a sostegno. Adesso siamo felicissimi che questo governo ci abbia sostenuto dal primo all’ultimo momento. E per questo siamo grati e felici di essere arrivati fin qui”. Ma la lista dei sei fenomeni è appena all’inizio:“Il secondo fenomeno? In questo momento c’è una grande città italiana che ha, forse l’unica nel nostro Paese, un impianto sportivo indoor all’altezza di ospitare un evento del genere. Bene, quella stessa città, Torino ovviamente, ha pure una sindaca che ha giocato a tennis, con un passato tennistico d’agonismo che le ha trasmesso tenacia e volontà. Siamo qui anche grazie a lei, perché tra le altre cose lei ci ha anche saputo risollevare due o tre volte, lungo questa ascesa, in momenti veramente difficili”“La terza cosa rara – ha proseguito BInaghi – è che tutti gli enti locali, in questo caso, anche se di colori e orientamenti politici diversi, si sono uniti tutti insieme e vanno ringraziati tutti, dal Governo alla Regione del presidente Chiamparino”. Non solo, c’è un altro tassello del puzzle che è andato al posto giusto:“Il quarto fenomeno è la scoperta che in Italia c’è una banca che ha come obiettivo primario quello di sostenere lo sport. Il Credito Sportivo ci ha dato una grande mano, ed è anche grazie al loro aiuto se oggi possiamo essere qua. La quinta cosa eccezionale– prosegue Binaghi –è che l’ATP preferiva giocare in Europe e in Europa in questo momento ci siamo noi, con il nostro grande successo degli Internazionali BNL d’Italia e con le ottime prime due edizioni delle Next Gen Atp Finals di Milano”. Parte del merito va anche a chi è stato in campo, in questi ultimi mesi:“Il sesto e ultimo fenomeno lo hanno reso possibile i nostri giocatori, da Cecchinato a Fognini, da Berrettini a Sonego, ai giovani Musetti, Zeppieri e Sinner. Sono loro che hanno trasformato un popolo di appassionati in un popolo di tifosi che spinge per vederli in campo dal vivo a Torino”. Da qui è nato tutto: “E bastava che solo una di queste cose non fosse successa, e noi oggi non saremmo qui”“Il bello viene adesso– ha rilanciato Binaghi – perché dobbiamo far sì che ora si verifichi il settimo fattore: l’apporto del territorio, della gente, di tutte le componenti, solo così tutto sarà un grande successo. E stiamo parlando di una manifestazione che in 5 anni dovrebbe superare il record di biglietti venduti delle Olimpiadi invernali di Torino 2006. L’obiettivo sarà quello di superare il milione di biglietti venduti. Sono 96 milioni le persone interessate all’evento a livello mondiale, 180 nazioni collegate, con 3.000 ore di dirette televisive, che diventano 5.800 se si considerano anche tutte le trasmissione a esso dedicate”. E a proposito di tv, la notizia la dà direttamente Binaghi:“Dal 2021 e per i successivi cinque anni i diritti ‘domestici’(quelli per l’Italia, ndr)della manifestazione saranno proprio di SuperTennis”. L’impatto globale delle ATP Finals ha numeri da capogiro, come certificano quelli che Binaghi scandisce uno via l’altro:“È calcolato in 400-500 milioni l’impatto economico complessivo sul territorio, cifra che non tiene conto della visibilità, dell’aspetto reputazionale e dell’incremento delle conoscenze locali. Inoltre è previsto un gettito fiscale di oltre 100 milioni di euro”. Una bella cifra per la collettività. Con in testa l’obiettivo chiaro di ripetere il grande successo di Roma. La Sindaca Chiara Appendino ha illustrato tre pilastri fondamentali della candidatura di Torino andata a dama: “Primo: tutela dell’ambiente, ovvero impatto bassissimo in termini di energia, inquinamento, flussi del traffico. Puntiamo ad ottenere la certificazione di sostenibilità. Secondo: l’innovazione. Significa accompagnare le nuove tecnologie con le nuove esperienze come quella delle finali del tennis. Quindi la tecnologia al servizio dello sport, le ATP Finals sono un evento di tutti per tutti. Terzo: la città protagonista. Abbiamo battuto altre 39 città straordinarie, Londra, Tokyo, Singapore, ecc. Abbiamo dimostrato cosa è Torino e quale è la sua potenzialità. Torino si è semplicemente mostrata per quello che è, una città incredibile dalle grandi potenzialità, per vitalità delle associazioni, per la capacità delle proprie imprese, per l’accoglienza che i torinesi sapranno dare a tutti“. Si creerà anche una cittadina dello sport intorno alla zona del palazzetto in cui si vivrà non solo l’evento ma una serie di manifestazioni culturali che arricchiranno l’offerta sportiva. Ricorre anche nella parole del sottosegretario Giorgetti la parola d’ordine di giornata: condivisione.“Il percorso è stato complicato, difficile, e ha richiesto una larga condivisione da parte delle forze politiche, non solo all’interno del governo. Del resto, quando lo Stato, come in questo caso, ci mette una consistente dote finanziaria, è giusto che la decisione sia largamente condivisa. Così è stato, in parlamento e nel governo. È stato possibile quindi coltivare la candidatura, che poi ha superato tanti problemi per arrivare in fondo. Adesso l’Italia deve dimostrare di essere all’altezza, quindi sarà decisiva la collaborazione di tanti funzionari, dei tanti che già hanno lavorato alla costruzione delle garanzie, consentendoci di arrivare fino a questo punto”. Chris Kermode, presidente dell’Atp, ha confessato:“Si tratta di un giorno importante per l’Atp, per l’Italia e per Torino. Siamo orgogliosi di portare nel vostro Paese questo che può essere considerato il ‘Superbowl’ del tennis”– spiega il Ceo dell’associazione che gestisce il circuito pro -,“qualcosa di così grande che non può essere spiegato in altre parole. Con i migliori 8 del mondo tutti insieme nel torneo che assegna il titolo di campione dei campioni. È stata una decisione difficile, ma siamo contenti di aver trovato una sede adatta dopo Londra, che ci ha ospitato negli ultimi dodici anni”. Poi conclude: “Nel 2021 alcuni dei grandi di oggi non giocheranno? È possibile, ma il tennis sarà sempre uno degli sport più importanti al mondo. E se siete stati alle Next Gen Atp Finals, avrete capito cosa ci attende. Sono molto fiducioso, nonostante l’età non più verde di Federer e Nadal, perché il talento che troviamo in alcuni giovani, così come i diversi luoghi di provenienza delle star di domani, aiuteranno non poco. I big del futuro hanno diversi caratteri, diversi tipi di gioco, diversi modi di approcciare lo sport. Potranno cominciare a pensare da grandi, nel periodo dal 2021 al 2025, per una nuova era del tennis”.

Oltre alle finali del singolare, l’evento è doppio in tutti i sensi, in quanto si sfideranno le migliori otto coppie al mondo; il doppio è una specialità spettacolare se giocata bene altrimenti è noiosissima. Ma a Torino si avranno i migliori e si potranno gustare schemi e affinità, affiatamento ed amicizia, elementi che rendono vincenti una coppia tennistica.

Andrea Curti