ROMA –Per molti la vittoria del 17enne altoatesino Sinner, al suo esordio in un main draw che non sia ATP 250 (vedi Budapest dello scorso mese), è stata una sorpresa, in realtà il suo avversario, l’americano Johnson, è uno che quest’anno ha vinto pochissime partite, per cui il giovane italiano, seguito da Piatti e Sartori, avrebbe potuto giocarsela mettendola sul piano della freschezza fisica, e così è accaduto. Soprattutto nel terzo set quando, sotto 2-5 e con l’esperienza a certi livelli dalla parte del suo avversario (n.59 l’americano, n. 262 il ragazzotto), salvava un match point nell’ottavo gioco per infilare cinque giochi consecutivi e portare a casa il suo primo match in un masters 1000. E’ lì che ci ha stupito, per la sua freddezza nei momenti importanti. Ora per Sinner il giovane e forte greco Tsitsipas, reduce dalla finale di Madrid persa con Djokovic. Le conferme sono arrivate invece dalla crescita di Matteo Berrettini, neo numero 31 del mondo, vincitore di 10 partite su 11 sul rosso, in un momento di grande fiducia; il ragazzo del Nuovo Salario ha piegato le velleità del forte transalpino Pouille, 28 del mondo, in un’ora e diciassette minuti, con un perentorio 6/2 6/4. A far la differenza è stato il servizio del tennista romano, capace di ottenere 30 punti su 34 con la prima palla, ottenuti quando ha servito la prima: prossimo avversario il teutonico Zverev, 4 del seeding, nel remake della sfida dello scorso anno proprio al Foro Italico. Nulla da fare invece per Seppi contro Bautista Agut, che lo ha battuto in tre partite; il 35enne bolzanino però non ha mai dato l’impressione di poter portare a casa l’incontro, anche quando ha pareggiato il conto dei set. E domani, tempo permettendo, il programma è ricco di partite interessanti. Il clou è senz’altro Fognini-Tsonga del programma serale sul Centrale. “Avrei voluto affrontare qualcun altro sicuramente”– ha riconosciuto il ligure –“Ci siamo allenati insieme a Marrakech, poi lui si è ritirato a Montecarlo ed è stato fermo fino adesso. Sarà una partita complicata, con un avversario che è stato tra i primi dieci, un avversario di esperienza. Ma anche lui non penso sia contento di avere me al primo turno. Sa che sono pericoloso, ora soprattutto che sono più tranquillo”. Ora che il traguardo storico della top-ten è a portata di mano anche per il 31enne tennista ligure che domani sarà 11 del mondo.  L’altro azzurro nel seeding, il siciliano Cecchinato, numero 19 del ranking e 16esima testa di serie, giocherà come terzo incontro sul Centrale contro il 20enne aussie De Minaur, che quest’anno ha disputato una sola partita sul rosso perdendola; il Ceck deve vendicare la sconfitta dello scorso anno a Wimbledon, la terra e Roma sono casa sua, De Minaur dovrebbe sentirsi assai meno a suo agio. Il piemontese Sonego, 68 del mondo e in gara con una wild card ottenuta attraverso le pre-qualificazioni, spera di bissare il risultato di Montecarlo quando la sua vittoria sempre sul russo Khachanov (13 del mondo) lo lanciò verso i suoi primi quarti in un Masters 1000 (secondo incontro sul Grand Stand). Capitolo donne: tutte in campo nella prima giornata le tre azzurre in gara nel tabellone principale. La bolognese Errani, 32enne scesa al numero 260 ma finalista al Foro nel 2014 (stoppata da Serena), deve vedersela con la 21enne slovacca Kuzmova, numero 46, nel terzo match  sul campo 2. Sfida affascinante tra due babies (insieme fanno 35 anni, 2 meno di Federer!): Elisabetta Cocciaretto, 18enne di Porto San Giorgio, numero 779, in gara dopo aver passato le pre-qualificazioni, nel quinto match sempre sul campo 2 affronta la 17enne statunitense Anisimova, numero 53 e ripescata come lucky loser. Infine Jasmine Paolini, 23enne di Castelnuovo di Garfagnana, numero 202 del ranking, anch’ella in tabellone con una wild card, affronta sul Centrale in tarda serata (dopo il match di Fognini) l’altra americana, Sofia Kenin, 20 anni, numero 37. Un bel banco di prova per le nostre ragazze che stentano ad uscire dalla giungla delle retrovie.

Andrea Curti