ROMA – Dopo Wawrinka a Montecarlo e Fucsovics a Monaco di Baviera, Marco Cecchinato, al secolo il Ceck, numero 19 delle classifiche mondiali e 16 del seeding, ha portato a casa un altro match in rimonta, questa volta contro il giovane australiano De Minaur, 20enne dalle belle speranze ma a corto di partite sulla terra rossa. Lo score di 4/6 6/3 6/1 in favore del tennista palermitano (due ore e undici minuti la durata) la dice lunga sull’equilibro nei primi due set, anzi nel primo il Ceck era avanti di un break (2-0) prima di farsi sorprendere dalla rapidità atletica del ragazzo di Sydney che metteva la freccia del sorpasso. Per fortuna momentaneo perché una delle grandi doti del palermitano è quella di non arrendersi mai, di essere sempre dentro il match, e la sua caparbietà alla fine ha pagato in termini positivi. Ora tra lui e il numero 1 Djokovic, sempre che questi batta l’indiavolato giovane canadese Shapovalov (sarebbe la rivincita del Roland Garros e di Pechino 2018), negli ottavi di finale, c’è l’ostico tedesco Kohlschreiber. “Nell’ultimo periodo mi diverto a vincere in rimonta, oggi a Roma è stato speciale davanti al pubblico, agli amici, alla mia famiglia. Finalmente ho buone sensazioni dopo un periodo difficile, sto ritrovando il mio tennis“. Poi Cecchinato svela un particolare divertente. “A Madrid avevo l’armadietto vicino a quello di Federer. E lui mi ha detto due cose incredibili. La prima è che sono il giocatore preferito del figlio, la seconda che l’anno scorso al Roland Garros vedeva solo le mie partite“. Già, si avvicina il Roland Garros.: “Dopo Parigi forse potrei scivolare al numero 40 e dopo ho pochi punti da difendere. Ma adesso devo pensare a Roma partita dopo partita, e già domani contro Kohlschreiber (secondo incontro sul Centrale non prima delle 21, ndr) sarà una partita molto dura, difficile“. In effetti il teutonico è un cliente difficile, che gioca bene un po’ ovunque, ma ultimamente è un po’ sceso in classifica al numero 56. Prepariamoci a far notte. Bene anche Fognini, numero 12 dell’Atp e 10 del seeding, che, con un perentorio 6/3 6/4 in un’ora e 24′, ha asfaltato con sicurezza l’ex topten Tsonga, ora 94 per guai fisici ma sempre un leone ferito pronto al risveglio. Ora lo attende il vincente del match Albot-Paire per poi eventualmente regalarsi Tsitsipas (o Sinner, se ci sarà il miracolo sportivo). In precedenza, sulla Grand Stand Arena, non c’è stato il bis del 23enne piemontese Sonego, numero 67 del ranking, che ha lottato per due ore e 25′ ma alla fine ha dovuto cedere al numero 13 russo Khachanov in tre partite (6/3 6/7 6/3 lo score), dal piemontese battuto il mese scorso a Montecarlo. Sonego, nel match, ha avuto problemi con la risposta di rovescio ed ha accusato anche un problema alla coscia destra (richiedendo l’intervento del fisioterapista) sul 2-0 per il moscovita nella terza e decisiva frazione, problema che non gli ha permesso fluidità di movimento. Domani in gara, oltre a Cecchinato, altri due azzurri: il mancino qualificato genovese Andrea Basso, n. 416, lesto a conquistare a sorpresa una wild card vincendo le pre-qualificazioni, se la vedrà col gigante croato Cilic, numero 10 del mondo e nona testa di serie, nel secondo incontro sul Grand Stand; invece, nel terzo incontro sul Centrale, il romano Berrettini, 33, giocherà la rivincita del secondo turno dello scorso anno contro il tedesco Zverev, numero 5 del ranking e 4 del seeding, provenendo da una striscia di 10 vittorie su 11 incontri, tutti sul rosso. Quanto agli altri match, da segnalare che nel femminile ci sarà un secondo turno “sorellicida”; sia Serena Williams che Venus Williams, avendo vinto il loro primo turno (Serena in due set semplici con un’avversaria più morbida, Venus invece solo 7/6 al terzo set con la forte belga Mertens dopo tre ore e tre minuti di lotta pura, 131-128 il “verdetto” ai punti) daranno vita alla loro 31a sfida in carriera (18 a 12 per Serena), la seconda delle quali si giocò proprio a Roma ventuno anni fa, nel 1998. Infine, una curiosità. Federer fa sul serio; dopo esser sbarcato a Ciampino, si è andato subito ad allenare ad un circolo sul Lungotevere scegliendo come sparring partner il giovane Sinner e domattina alle 9 altro allenamento, questa volta sul Centrale. Vista l’ora e la giornata lavorativa, non è escluso che non sia in cerca di bagni di folla. D’altronde non ne avrebbe bisogno. E’ lui il tennis attuale.

Andrea Curti