GIRO D’ITALIA. VALDAORA – SANTA MARIA DI SALA. TAPPA N°18. PER I VELOCISTI E’ SICURAMENTE L’ULTIMA OCCASIONE PER LASCIARE UN SEGNO IMPORTANTE SUL GIRO, OVVIAMENTE PER TUTTI QUELLI CHE SONO RIMASTI IN GARA DOPO TANTE MONTAGNE. QUESTO INVECE E’ UN PERCORSO TUTTO SOMMATO FACILE PROPRIO PERCHE’ IL DISLIVELLO SCENDE DAI MILLE METRI DEI GIORNI SCORSI AI TREDICI DI QUESTO GIORNO. TRA L’ALTRO E’ UNA TAPPA CON UN SOLO GRAN PREMIO DELLA MONTAGNA A PIEVE DI ALPAGO, DUNQUE UNA TAPPA DI RELAX PER GLI UOMINI DI CLASSIFICA, IN ATTESA DI SPARARE LE ULTIME CARTUCCE NEI PROSSIMI TRE GIORNI. APPROFITTANDO DI UN TRACCIATO MOSSO SPECIALMENTE NELLA PRIMA PARTE DI GARA, QUALCUNO TENTERA’ DI USCIRE DAL GRUPPO MA L’IMPRESSIONE E’ CHE SI ARRIVERA’ IN VOLATA ANTICIPANDO UN GRAN FINALE INIZIANDO NELLA GIORNATA DI DOMANI CON TRAGUARDO A TREVISO.
Il corridore della Nippo-Vini Fantini-Faizanè, in fuga dal mattino insieme a Mirco Maestri e Nico Denz, beffa le squadre dei velocisti, che recuperano troppo tardi. Secondo Ackermann, nuova maglia ciclamino.
DAMIANO CIMA:“È il sogno di tutta una vita. Qualsiasi ragazzo italiano che inizia a correre in bici aspira alla vittoria in una tappa del Giro d’Italia. Quest’oggi ce l’ho fatta grazie anche a tutta la mia squadra che è sempre stata al mio fianco e mi ha dato questa opportunità. Penso che sia una gioia immensa per tutti”. Damiano è anche il corridore con più chilometri passati in fuga: “Stamattina avevo 760 chilometri all’attacco, ma adesso quello che conta è la vittoria”. E in merito a questo finale inaspettato dice: “Ho cercato di mantenere il più possibile la calma; sapevo di essere veloce. Ho aspettato 300 metri poi ho dato tutto quello che avevo – e in conclusione – . Ringrazio ancora la squadra, la mia famiglia, tutte le persone che mi sono state accanto, e la mia ragazza Veronica, che mi spingono sempre”.
Intervista del corridore al termine della gara ai microfoni Rai.
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