Si è concluso a Pergine Valsugana il primo dei quattro raduni della Nazionale italiana di rugby in preparazione della Rugby World Cup “Giappone 2019”, al via il prossimo 20 settembre nel Paese del Sol Levante. I primi cinque giorni di preparazione nel comune trentino, che ha riservato martedì sera una calorosa accoglienza al CT Conor O’Shea ed ai suoi azzurri, hanno visto gli atleti selezionati iniziare da subito a sottoporsi ad importanti carichi di lavoro, alternando test atletici a sedute di allenamento in palestra, integrati da lavori specifici sulla respirazione insieme al campione del mondo di apnea Mark Maric. Una preparazione, quella ideata dallo staff tecnico e dai preparatori coordinati da Pete Atkinson, che mira a presentare in campo nei test-match di preparazione estivi e nelle sfide della Rugby World Cup la Nazionale italiana meglio preparata e competitiva mai schierata nelle precedenti edizioni della rassegna iridata. Ha spiegato il CT azzurro, l’irlandese Conor O’Shea: “Ho sottolineato ai giocatori e allo staff che il “capo” per giugno è Pete Atkinson, che coordina il lavoro dei nostri preparatori in queste prime settimane di lavoro. Vogliamo e dobbiamo mettere le fondamenta per le prossime partite in questo periodo, con una preparazione fisica curata nei minimi dettagli. I giocatori sono divisi in tre gruppi di lavoro che seguono un programma di lavoro specifico per arrivare in forma ottimale ai prossimi impegni, lavorando in modo mirato e specifico per quelle che sono le necessità dei singoli” .
La Redazione
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