Si è spento all’età di 88 anni il precursore del genere che è riuscito a combinare il jazz con la musica brasiliana 

 

Si è spento ieri a Rio de Janeiro all’età di 88 anni il padre della Bossa Nova Joao Gilberto. 

Il chitarrista e cantante brasiliano creatore dello stile nacque a Juaizero in Brasile nel 1931 in una famiglia benestante in cui il padre pretendeva il meglio dai propri figli, a Joao (il più piccolo di sette fratelli) però interessava solo una cosa: la musica. Imparò a suonare la chitarra da autodidatta e a diciott’anni si trasferì a Salvador dove si esibiva dal vivo in alcuni programmi radiofonici ed era il leader di una band chiamata “Garotos de Lua”; nel 1950 andò a Rio de Janeiro. Joao aveva un carattere molto particolare, a volte indisciplinato e per questo venne espulso dal gruppo; nel 1958 si stabilì a Porto Alegre dove pubblicò il suo primo lavoro “Chega de saudade”. Gilberto era ossessionato dal voler trovare un modo originale e diverso da tutto ciò che c’era stato in precedenza per esprimersi al meglio con la chitarra. I suoi sforzi vennero ripagati grazie anche all’incontro con Antonio Carlos Jobim pianista e compositore con cui fondò il movimento della bossa nova. Questo genere musicale fu accolto a braccia aperte da molti jazzisti come Herbie Mann, Charlie Byrd o Stan Getz ma la bossa nova era soprattutto Joao Gilberto che rappresentava il punto d’unione tra la musica brasiliana e il jazz. Il periodo degli anni ’70 fu davvero molto prolifico, caratterizzato da album come “Joao Gilberto” o “The Best of Two Worlds” Negli anni ’80 Gilberto collaborò con diversi artisti come ad esempio Gilberto Gil o Caetano Veloso. La bossa nova è un genere che ha sicuramente rivoluzionato il modo di percepire ed ascoltare il jazz. 

SARA ORLANDINI