Grande partita quella di Matteo Berrettini, capace di eliminare negli ottavi di finale degli Us Open “cavallo pazzo” Rublev, moscovita numero 45 del mondo, in gran forma come dimostrano i successi negli ultimi due mesi su Thiem, Federer e Tsitsipas. Il 23enne romano ha sempre comandato il gioco, specie nei primi 68 minuti di partita, quando cioè il tennista del Nuovo Salario si è trovato 6/1 6/4 (break al terzo gioco) senza mai dar segni di cedimento. Nella terza frazione Berrettini è andato a servire per il match nell’undicesimo game ma ha ceduto il servizio a Rublev e il match si è indirizzato nel tie-break. Primi cinque punti tutti break, poi il ragazzo romano sale 5 punti a 2, sembra fatta ma il russo lo riagguanta sul 5 pari. Match-point Berrettini sul 6-5 ma niente, la festa è rimandata a due punti dopo. Ora tra Berrettini (che ha già in tasca 500 mila euro e il rientro nella top-20) e la storica semifinale agli Us Open (che manca da Barazzutti-Connors del 1977) c’è il vincente dell’incontro Monfils-Andujar, col primo favorito. Due avversari difficili ma non proibitivi. Si può fare.
Andrea Curti
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