di MAURO CECRONE
IL 18 SETTEMBRE DEL 1970 CI LASCIAVA JIMI HENDRIX, IL PIU’ GRANDE CHITARRISTA CHE IL ROCK CI ABBIA POTUTO REGALARE. HENDRIX HA INCARNATO LA RIVOLUZIONE E L’EVOLUZIONE DELLA MUSICA SEZIONANDO ED ELEVANDO AI MASSIMI LIVELLI LE ORIGINI DEL BLUES CON UN SUONO MAI VISTO, MAI SENTITO E MAI VISSUTO, FINO AL SUO AVVENTO. HENDRIX E’ STATO UNA SORTA DI VIA MAESTRA PER TUTTI I CHITARRISTI NEL MONDO. UN DIZIONARIO VERO E PROPRIO DI QUEL SOUND PARTICOLARE ED INNOVATIVO PRONTO A STRAVOLGERE QUELLE LINEE GUIDA OSSERVATE E SEGUITE FINO ALL’IRRUZIONE DEL FENOMENO DI SEATTLE. JIMI HA RISCRITTO LE REGOLE DELLA MUSICA DI QUEGLI ANNI. UN DISCO DI HENDRIX HA LASCIATO E LASCIA SEMPRE APERTE LE INFINITE PORTE DEL ROCK PER CHI E’ ENTRATO E VUOLE ANCORA ENTRARE IN QUESTO IMMENSO UNIVERSO MUSICALE. JIMI HENDRIX E’ STATO L’ESPRESSIONE MASSIMA DELL’APPLICAZIONE COMPLETA DELLA DISTORSIONE. JIMI IN FONDO E’ STATO COLUI CHE HA DATO DIGNITA’ MELODICA AL FEEDBACK, QUELLO CHE PRODUCE IL MAGNIFICO “RITORNO” NELLE CORDE DI UNA CHITARRA ELETTRICA, NEL SUO CASO LA STRAORDINARIA E MONUMENTALE FENDER SUONATA ANCHE CON LA BOCCA. IL FRATELLO LEON RACCONTA IN UNA INTERVISTA A LEONARDO METALLI DI QUALCHE ANNO FA CHE:”LA CHITARRA CHE JIMI AVEVA DISTRUTTO NON ERA LA MIGLIORE CHE AVEVA, MA JIMI HA DIMOSTRATO DI ESSERE UN GIGANTE GENTILE ANCHE IN QUELL’OCCASIONE. PENSATE CHE L’OBIETTIVO DI MIO FRATELLO ERA QUELLO DI SCRIVERE SINFONIE, JIMI VOLEVA DIVENTARE UN MAESTRO DI MUSICA. MA LA MUSICA, QUELLA SUA MUSICA LO RENDE ANCORA VIVO, IMMORTALE. QUELLE DISTORSIONI SPINTE AI MASSIMI LIVELLI NON ERANO ALTRO CHE POTENZA E DELICATEZZA”. LEON HENDRIX AVEVA RAGIONE: JIMI E’ SEMPRE STATO POTENZA E DELICATEZZA, ELEMENTI MAI DIMENTICATI DAI MILIONI DI FANS SPARSI IN TUTTO IL MONDO, SEMPRE PRONTI A RICORDARE IL PIU’ GRANDE CHITARRISTA CHE IL ROCK CI ABBIA POTUTO REGALARE.
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