In casa Roma continua a piovere sul bagnato. Non bastasse l’emergenza con la quale è costretto a convivere Paulo Fonseca, al punto che neppure le scelte alternative agli infortunati diventano percorribili. Si è fermato anche Santon, bloccato dall’influenza, e neppure convocato per la sfida di domani contro il Borussia Monchengladbach. Avversario sicuramente scomodo visto che è al momento capolista in Bundesliga. “Esatto, sono primi nel campionato tedesco e mi aspetto una gara simile a quella vista contro l’Atalanta”.
Il problema sono i tanti, troppi infortuni. “Per me è una situazione nuova, non mi è mai capitato, l’anno scorso con lo Shakhtar abbiamo avuto solo 4 infortuni. Per me è sfortuna però voglio che i miei giocatori capiscano che serve lottare di più perché siamo corti, secondo me il fattore sfortuna è davvero molto presente ed è inusuale”.
Soluzioni che a stretto giro non si intravedono. Fonseca e Petrachi hanno parlato a lungo in queste ore. La decisione tra prendere uno svincolato (ma buoni non sembrano esserci) o affidarsi ai Primavera. Fonseca ha le idee chiare. “Domani si aggregheranno alcuni giocatori della Primavera, ma stiamo prendendo in considerazione tutto. Non ci sono svincolati che possano alzare il livello della squadra, in caso prendiamo giocatori che migliorino il club e non per fare numero”.
L’idea potrebbe essere un cambio di modulo o adattare qualche giocatore. “Alla luce delle assenze il cambio di modulo è un’ipotesi che ho preso in considerazione, vedremo domani. Quanto all’emergenza dobbiamo fare i conti anche con l’influenza di Santon che ci toglie una possibile pedina. Pastore invece è pronto e vedremo se domani giocherà, ma dobbiamo gestirlo con cautela. Spostare un difensore a centrocampo? L’unico ruolo in cui non abbiamo defezioni è la difesa e ci potrebbe essere una soluzione simile, visto che a centrocampo abbiamo solo Veretout”.
Gli stessi recuperi sono ancora lontani. “Ünder ha iniziato ad allenarsi e così anche Mkhitaryan e a breve saranno a disposizione. Sul momento della Roma ci sono dei dati oggettivi, cioè è impossibile crescere con così tante assenze. Contro la Sampdoria non abbiamo fatto tutto ciò che era necessario per vincere diversamente a quanto avvenuto contro il Cagliari dove si erano creati 12 occasioni da gol. Detto questo, è impossibile con così tanti infortuni poter raggiungere per quel livello che io auspicavano, non si può mantenere una stabilità con tanti giocatori importanti venuti a mancare. Nessuna squadra può raggiungere il livello desiderato con tutte quelle assenze, non è una scusa ma è una realtà facilmente comprensibile”.
Chi invece, nonostante la condizione non ottimale, è costretto a stringere i denti e giocare, è Edin Dzeko. “Non abbiamo altri giocatore, deve giocare Dzeko anche se non è al massimo: è difficile giocare con la maschera. È complicato lavorare con tanti infortunati, ma penso che sia un momento importante e dobbiamo lavorare tanto e di più, ma soprattutto dobbiamo restare uniti”.
Rimane la difficoltà di una partita che la Roma deve vincere per evitare sorprese. “Sarà una gara difficile perché ci mancano tanti giocatori ma è un momento per stare tutti insieme e correre di più, aiutarci a vicenda. Penso che domani la squadra debba correre più che mai. Le partite in Europa League sono aperte in genere, loro sono una squadra molto forte, come detto prima in classifica in Germania. È una squadra aggressiva, molto forte in contropiede: mi aspetto una partita aperta”. Ma da vincere. Senza mezzi termini.
FONTE FOOTBALLPRESS.IT
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