La scelta di Riccardo Piatti di “gettare” subito nella mischia l’ex diciassettenne Sinner (ora diciottenne) nel mondo dei grandi, facendogli saltare i tornei juniores, sta dando i suoi frutti: da numero 549 del mondo ad inizio 2019, il giovane altoatesino chiuderà l’anno al numero 78 (con gli scarti potrebbero esserci piccole variazioni) centrando, oltre ai tre titoli su quattro finali nei challenger (Bergamo,Lexington, Ortisei), la semifinale di Anversa (scalpi eccellenti quelli di Monfils e Tiafoe), il successo alla mega esibizione del Next Gen ATP Finals di Milano e soprattutto la possibilità di affrontare i tabelloni principali dei tornei di inizio stagione (Australian Open compreso) senza passare per le qualificazioni, come invece era avvenuto a New York lo scorso fine agosto. In palla come è, Sinner meriterebbe la convocazione in Nazionale per la Coppa Davis della prossima settimana che peraltro si svolge sul cemento indoor di Madrid, superficie molto amata dal giovanotto. Capitan Barazzutti ha già diramato le convocazioni per la trasferta spagnola però potrebbe almeno portare Sinner in squadra come sparring partner, fargli respirare quell’aria di Davis che, visto l’andazzo, vedrà il ragazzo ben presto indossare l’azzurro.

AN. CU.