Dopo l’abbuffata di successi con Schiavone, Pennetta, Vinci, Errani & C., l’Italia del tennis in gonnella si sta rifacendo il trucco con le due giovani emergenti, ovvero la toscana Paolini e la marchigiana Cocciaretto. Sono due giocatrici assai diverse, e per corporatura fisica e per caratteristiche tecniche. La Paolini, 23 anni di Castelnuovo di Garfagnana, è entrata per la prima volta nelle 100, al numero 97 per l’esattezza, grazie ai risultati specie sul veloce mentre la Cocciaretto, 18 anni e non sentirli, era oltre il numero 700 prima di occupare la attuale casella numero 179. Parla la Capitana di  Fed Cup Tathiana Garbin: “La nostra Nazionale è alla ricerca di una nuova dimensione. Dopo gli anni magici c’è stato un contraccolpo, ma in questi ultimi mesi le prospettive sono tornate ad essere più rosee. Sono arrivati ottimi segnali da Paolini e Cocciaretto. Jasmine sta raccogliendo i frutti del lavoro svolto in questi anni. Già l’anno scorso si era avvicinata molto ai livelli appena raggiunti, ma era stata frenata da alcuni problemi fisici. La sua costanza e la voglia di giocare fino alla fino alla fine, di non mollare mai, le hanno permesso di ottenere gli ultimi risultati. Sarà una figura di riferimento per noi, come può lo può diventare anche la Cocciaretto che, non dimentichiamolo, ha appena 18 anni e in questa stagione ha avuto un’ascesa incredibile, vincendo due tornei da 60 mila dollari (Asuncion in Paraguay e il torneo cileno di Colina ndr). E’ nel giro della Fed Cup già da due anni ed è stato il giusto premio per la determinazione e la caparbietà che ci mette quando è sul campo”. Ci stiamo invece perdendo per strada la Giorgi, schiava dei suoi soliti schemi a cui non riesce a dare variazioni significative, ed è un peccato perché, infortuni a parte, potrebbe dare molto di più in termini di risultati e classifica.

Andrea Curti