Nove certi gli azzurri al via del primo Slam dell’anno; nonostante i roghi e l’aria irrespirabile che stanno caratterizzando l’estate australe 2020, il tennis ha deciso di non fermarsi (sarà giusto?) presentandosi più baldanzoso che mai al Flinders Park di Melbourne dove vanno in scena gli Australian Open da lunedì 20 gennaio a domenica 2 febbraio. Ci saranno tutti, i soliti noti “vecchietti” intramontabili, Nadal, Djokovic e Federer, e gli inseguitori, più giovani ma ancora lì, per certi versi immaturi di fronte ai volponi della racchetta. Nove italiani, dicevamo, in attesa di altre buone notizie (Giustini, Musetti, Viola e Cocciaretto all’ultimo turno delle qualificazioni): il tennis italiano si aggrappa così agli emergenti Berrettini e Sinner e all’esperto Fognini. Ma avversari e condizione fisica non eccelsa sono due variabili pericolose alla vigilia dei rispettivi match. Il 23enne romano Berrettini, 8 del mondo, per la prima volta top-ten in uno Slam, ha pescato il numero 162 del mondo, la wild-card locale Harris, da non sottovalutare, sia perchè per il capitolino è la prima partita della stagione dopo l’infortunio ad inizio anno, vuoi perchè il ranking di Harris è bugiardo. Il 32enne Fognini, 12 del seeding, invece ha il gigante Opelka, 38, dall’azzurro già battuto in Davis a fine 2019 in un match tatticamente impeccabile (forse il migliore dell’anno) e con il quale però ha perso agli ultimi Us Open. Contro bombardieri del genere l’unica cosa è rispondere sia pur in difesa per far scambiare il lungagnone americano. Chiusi sono i siciliani Caruso e Cecchinato da avversari oltre le loro possibilità. Caruso, 27 anni da Avola e 94 del mondo, se la vedrà con il greco Tsitsipas, 6 del mondo e semifinalista l’anno passato, mentre al Ceck, attuale 76, che pare ritrovare lentamente il suo tennis (fantastico quello della favola del Roland Garros 2018), è stato abbinato il tedesco Zverev, 7, che però in Australia non è mai andato oltre gli ottavi di finale. Pessimo sorteggio anche per il 24enne torinese Sonego, 52, che incrocerà la racchetta dell’idolo di casa, quel Kyrgios, numero 26, che però spesso fa le bizze vanificando il suo talento cristallino. Può invece passare il turno l’ascolano Travaglia, 75 del mondo, suo best ranking, contro il cileno Garin, 36, che sta soffrendo ad inizio di stagione mentre Travaglia è piuttosto pimpante. Brutto sorteggio anche per il veterano Seppi, 84, alla sua 15a volta agli Australian Open, che è stato abbinato al 20enne serbo Kecmanovic, 53. Berrettini a parte, l’attrazione del circo Italia pare essere il 18enne Sinner, già 79 del mondo, che attende un qualificato per cui giocatore alla sua portata.
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