Ormai l’emorragia pare non fermarsi più: l’Italrugby perde la sua 24ma partita consecutiva nel Sei Nazioni non facendo neppure un punto all’Olimpico contro la Scozia (0-17 il risultato finale) e ciò che più preoccupa, al di là del probabile quinto cucchiaio di legno consecutivo, è la bruttissima performance offerta dalla squadra, confusa negli schemi e nelle idee di gioco e fallosissima in tutte le fasi. Eppure gli scozzesi non sono parsi irresistibili, anzi. La partita è spezzettata sin dall’inizio da errori pacchiani da entrambe le parti: diversi “in avanti” (incredibile quello scozzese a mezzo metro dalla linea di meta italiana), poi touche storte e affossamenti della mischia (calcio piazzato sbagliato dall’apertura Hastings al 9′ ). Una partita con poca qualità sin dalle prime battute insomma. Italia che viene fuori dal guado con l’ala Bellini che si beve quattro avversari, passaggio all’estremo Hayward ma (come al solito) non c’è sostegno e l’azione si perde sul fondo. Al 15′ gli azzurri decidono di non piazzare una punizione, vanno in touche ma poi si fanno scippare l’ovale in mischia (c’é da chiedersi perché buttare tre punti così). Sono gli scozzesi comunque ad andare in meta: calcio di liberazione errato di Canna, ovale agli scozzesi che con Hogg  partono in velocità e schiacciano in volo. Cinque punti non trasformati dall’incerto Hastings. Al 29′ Scozia va in meta di nuovo in mezzo ai pali ma il TMO (la moviola) annulla per un avanti dei britannici, si riparte con mischia per gli azzurri. Primo tempo, 0-5. Nella ripresa cambia poco. Il ciapa-no dei britannici mantengono a galla un’Italia confusionaria, al limite della decenza, ma quando proprio non se ne può fare a meno, ecco che la Scozia chiude il match con la seconda meta di Harris dopo una difesa all’arma bianca degli italiani. Il tris di mete scozzese è firmato da Hastings in contropiede. Vince la Scozia un match pessimo, con l’Italia di Smith inguardabile, davvero indifendibile.

Andrea Curti