Si doveva vincere e così è stato: l’Italia (ai tempi del coronavirus) batte la Corea del Sud 4-0 a Cagliari, senza spettatori e senza contatto alcuno, e vola alle Finals della competizione in programma a Madrid il prossimo novembre. Per la verità è stato un incontro facile facile per gli azzurri perché, seppur senza Berrettini (problemi agli addominali) e Sinner (“problemi” di programmazione dei tornei) e in un clima surreale per un match di Coppa Davis, i sud coreani si sono presentati con la squadra B, viste le assenze del 22enne emergente Kwon (numero 76, più o meno come Mager) e del 23enne Chung (144 ma è stato 19). E allora per i tennisti guidati da Corrado Barazzutti è stato quasi un gioco da ragazzi venirne a capo. Anche il doppio, che ha portato il punto della vittoria finale, ha giocato in scioltezza. Che Barazzutti avesse annunciato, durante il sorteggio, l’inedita coppia Sonego-Travaglia non ci convinceva affatto, e infatti in campo si sono presentati i collaudati Fognini e Bolelli, vincitori dell’Australian Open 2015,e non c’è stata storia: troppa la differenza con Nam e Song, appena un’ora di gioco e uno score di 6/3 6/1 per gli azzurri nettissimo nel punteggio e nei contenuti tennistici espressi. Meglio così. C’è stato anche il tempo per far esordire l’ascolano Travaglia che in tre quarti d’ora di gioco, ha concesso appena n game al malcapitato Yunseong Chung portando a 4 i punti dell’Italia. Italia che quindi, per il secondo anno consecutivo, sarà una delle 12 squadre protagoniste alla Caja Magica di Madrid in novembre. Ora c’è tempo, il cemento americano incombe.
Andrea Curti
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