di MATTEO FANELLI

 

Continuano le riunioni, continuano le conference call. Nelle ultime settimane il clima in Lega è diventato decisamente elettrico. Ovviamente tutto ciò è dovuto alle problematiche che il coronavirus ha causato al mondo del calcio, e più in particolare a come cercare di risolvere queste complicazioni. Ogni giorno vengono tirate fuori nuove proposte per l’assegnazione del campionato(scudetto e retrocessioni): si è parlato di playoff, girone tra le prime 4, finale secca tra Lazio e Juve…  Ma il problema è ancora più generale: il campionato si finirà (tralasciando la formula) oppure no?
Tra i maggiori sostenitori del prosieguo del campionato, giocando le partite mancanti tra giugno e luglio, c’è Claudio Lotito, patron della Lazio (seconda in classifica a -1 dalla Juve) . Il numero uno biancoceleste (pronto a richiamare giocatori e staff tecnico per ripredere gli allenamenti) si è però scontrato aspramente con diversi presidenti delle squadre di A, in quanto in molti pensano che sia meglio terminare il campionato e prendere per buoni i piazzamenti raccolti nelle giornate in cui si è giocato (26) o addirittura cancellare questa edizione del torneo. Massimo Ferrero, pochi giorni fa ha dichiarato ironicamente “Lotito mi odierà ma ritengo che il campionato sia finito”. Andrea Agnelli nella videoconferenza di due giorni fa ha risposto a tono a Lotito quando il presidente romano ha affermato “avete visto i dati? Si sta ritirando” con una risposta pungente e sarcastica “ Sei diventato anche virologo?”. Da non dimenticare inoltre i battibecchi con Cellino, presidente del Brescia, (“Lotito vuole lo scudetto? Diamoglielo!”) e con Giuseppe Marotta, AD nerazzurro, che ha incassato l’attacco del patron biancoceleste di non avere interesse nel continuare, come testimoniano i tanti giocatori lasciati tornare in patria. “Che vuoi che ti interessi di finire il campionato? Hai già mandato via tutta la squadra!”
Il presidente capitolino sta lottando da solo contro tutti. La serie A e’ spaccata. Lotito vuole finire il campionato, mentre alcune altre grandi sono per il congelamento della classifica.  Il problema ovviamente e’ economico e le decisioni sulla ripresa appare evidente non spetteranno in prima battuta alla Lega ma al governo italiano prima ed alla Figc poi.