Roma, 20 aprile 2020 – redazione calcio
“La volontà dei calciatori e delle calciatrici è, e sarà sempre, quella di tornare al più presto in campo con le più ampie garanzie di sicurezza per tutti gli addetti ai lavori”. Lo fa sapere in una nota diffusa in giornata l’AIC (Associazione Italiana Calciatori), che spiega di aver analizzato e riflettuto sul protocollo predisposto per la ripresa degli allenamenti da parte della FIGC. “La volontà di tutti gli atleti e le atlete è di poter tornare a svolgere il proprio lavoro così come tante altre categorie professionali, senza apparire privilegiati o usufruire di corsie preferenziali sui controlli medico sanitari – si legge nel comunicato – L’auspicio è di poter avere il più alto numero di società in grado di ripartire, qualora le condizioni generali del Paese lo permettano”. 
Fonte Quotidiano.net
Aprile 21, 2020 redazione calcio
Al termine dell’Assemblea della Lega di serie A svolta in videoconferenza, le societa’ della massima serie hanno dato il loro assenso alla ripresa dei lavori, a patto che dal Governo arrivi il via libera per la ripresa. Ecco il comunicato diramato al termine dei lavori della Lega all’indomani dell’intervento del ministro Spadafora.“L’Assemblea della Lega Serie A si è riunita questa mattina e ha confermato, con voto unanime di tutte le venti Società collegate in video conferenza, l’intenzione di portare a termine la stagione sportiva 2019-2020, qualora il Governo ne consenta lo svolgimento, nel pieno rispetto delle norme a tutela della salute e della sicurezza. La ripresa dell’attività sportiva, nella cosiddetta Fase 2, come già evidenziato in passato, avverrà in ossequio alle indicazioni di Fifa e Uefa, alle determinazioni della Figc, nonché in conformità ai protocolli medici a tutela dei calciatori e di tutti gli addetti ai lavori”.RED.

Il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora ha parlato a Tg2 Post su Rai2 soffermandosi sulla possibile ripartenza della Serie A e più in generale del mondo legato allo sport: “Lo sport non è solo calcio e il calcio non è solo Serie A, anche se è vero che è un’industria importante. Mercoledì ci sarà l’incontro con la FIGC, che presenterà nel dettaglio un protocollo studiato prevalentemente per gli allenamenti. Lo analizzeremo insieme. Oggi però non mi sento di dare per certa né la ripresa del campionato nè quella degli allenamenti il 4 maggio. La riduzione degli altissimi stipendi della Serie A? Non entro nel valore etico dei compensi. Il mondo del calcio, della Serie A, vive in maniera diversa rispetto al resto degli sport e al resto degli italiani. Ogni società sta trattando autonomamente coi propri giocatori. Inevitabilmente, e speriamo il prima possibile, il calcio deve riprendere. Ma oggi non si può dare per certa nessuna riapertura se prima non esistono le giuste condizioni per il paese. Il 4 maggio il paese, piano piano, inizierà a ripartire. Dobbiamo capire che anche se il calcio fa ripartire gli allenamenti, automaticamente non è detto che riprendano anche le partite.

Fonte Footballpress.it