Le competenze giuridiche e territoriali tra Stato e Regioni e i relativi attriti si stanno facendo sentire anche a livello di tennis giocato. Mentre l’ATP e la WTA, cioè le associazioni professionistiche rispettivamente maschile e femminile, continuano a rimandare tornei a data da destinarsi (compreso Roma), le nostre regioni a colpi di ordinanze stanno cercando di ripartire e regolare la vita nei circoli e di quella degli aficionados della racchetta. Così, sul sito della Regione Veneto, la risposta a una domanda sull’ordinanza del 27 aprile sancisce la possibilità di giocare nei club che comunque devono essere chiusi alle attività di aggregazione. Da lunedì in Regione Abruzzo il tennis sarà consentito però senza l’utilizzo di bar, spogliatoi e docce. Anche un’ordinanza emanata dal presidente della Regione Sicilia Musumeci sancisce che “i circoli, le società e le associazioni sportive sono autorizzati all’espletamento delle loro attività purché in luoghi aperti”. La disposizione si applica a tennis, ciclismo, canoa, canottaggio, vela, golf e altre discipline. E la Regione Lazio? n ottemperanza a quanto indicato dal DPCM dello scorso 26 aprile, da lunedì 4 maggio potranno tornare ad allenarsi tutti i giocatori tesserati presso la Federazione Italiana Tennis che abbiano una classifica di prima e seconda categoria nelle tre discipline del Tennis, del Padel e del Beach Tennis. Ovviamente bisognerà avere delle accortezze. Prima di giocare, ad esempio, pulire a fondo la racchetta, lavarsi le mani con acqua e sapone o disinfettante, non toccare le recinzioni, mantenere sempre un metro di distanza mentre si entra in campo. Durante la partita poi la Federtennis consiglia di mettere un guanto sulla mano non usata per giocare oppure lavarsi le mani con il gel ad ogni fine game, avere le panchine ai lati opposti del campo, al massimo toccarsi con le racchette a fine partita come saluto. Dopo la gara ovviamente doccia a casa propria, cambiare l’overgrip della racchetta (quell’aggeggio di plastica che si usa per tenere la tensione delle corde della racchetta) e, ovviamente, lavarsi e disinfettarsi le mani. Malgrado figuri al primo posto nell’elenco degli sport più sicuri stilato dal Politecnico di Torino (su incarico del Coni), giocare a tennis ai tempi del coronavirus non sarà così spensierato. Ma la passione e la voglia di tornare in campo sarà di certo superiore rispetto alla noia delle pur doverose accortezze da prendere. Buona ripresa a chi può!

Andrea Curti