Il tennis internazionale riparte. O almeno tenta di farlo, ma senza pubblico. La notizia che gli Us Open si giocheranno era nell’aria ma ora è ufficiale: lo Slam americano è stato annunciato dal governatore dello Stato di New York, Andrew Mark Cuomo, che in una conferenza stampa ha dichiarato che “gli Us Open si terranno a New York dal 31 agosto al 13 settembre. Saranno però chiusi al pubblico, li potrete vedere in tv“. Magari in chiaro, aggiungiamo noi. Cuomo ha poi aggiunto che “verranno prese precauzioni straordinarie per proteggere i giocatori e gli staff, compresi test, sanificazioni addizionali, spazi extra per gli spogliatoi, alloggi e trasporti dedicati“. Oltre agli US Open, sempre a Flushing Meadows si dovrebbe disputare dal 16 al 23 agosto il combined event di Cincinnati, e ciò perché sia il Masters 1000 che il Wta Premier sono di proprietà della federazione americana. C’è attesa anche per la conferma a settembre degli Internazionali d’Italia del Foro Italico, prima del Roland Garros. Sta di fatto però che la pandemia a New York non è finita, suscitando le perplessità di numerosi big: prima Nadal, poi Djokovic, Zverev, la Barthy, tutti concordi nell’affermare che il protocollo non è sicuro. Ma a loro 4-5 mesi di stop forzato economicamente non pregiudica uno stipendio, chiedetelo invece dal numero 100 (o giù di li) in su…

Andrea Curti