Sconfitta pesante e senza attenuanti quella subita dalla Lazio in un Olimpico tacitato per le misure Covid ma cassa di risonanza delle grida in mezzo al campo dei giocatori ma soprattutto dei feroci ululati d’Inzaghi incredulo nel vedere i suoi ragazzi annaspare al cospetto di un’avversario inersorabile ed impietoso davanti ad un’undici per lunghi tratti inerme. Atalanta sugli scudi pronta a passeggiare allegramente nei 15/20 metri avversari. La sequenza dei gol sublime per gli orobici e dolorosa per i laziali messi alle corde dalle stoccate di Gosens, Hateboer e l’uno-due del Papu Gomez. Insomma un tracollo soprattutto difensivo con giocatori impreparati a fermare le fiodate in avanti dei nerazzurri e le giocate maestose di Gomez esaltato come al solito dalla velocità di manovra dei nerazzurri. Il cinismo dei bergamaschi sta nell’analisi di Inzaghi che ha contato 10 tiri in porta dei suoi ragazzi e 5 da parte dell’avversario andato pero’ 4 volte in gol. Dunque un calcolo impietoso che alla fine ha garantito i tre punti ai ragazzi di Gasperini e zero alla Lazio e anche con pochi rimpianti. Serata storta? Avversario piu’ forte? Sfortuna biancoceleste sotto porta? Ci puo’ stare tutto nell’analisi del dopo-partita ma per onesta’ intellettuale non puo’ passare sotto silenzio la debolezza del reparto arretrato soprattutto quando va ad incontrare un’avversario velocissimo come quello bergamasco. Tolto Acerbi che fa sempre il suo e sempre pronto a metter toppe, Inzaghi non puo’ accontentarsi di Patric, Bastos, Radu, Lukaku, Anderson ed infine Strakosha. Serviva un centrale importante per spostare così Acerbi nell’out di sinistra….ma il mercato di Tare  e Lotito ed anche di Inzaghi, almeno secondo le dichiarazioni di quest’ultimo, è chiuso!!!Servirebbe riaprirlo. Restano ancora 5 giorni per acquistare almeno altri due giocatori per evitare certe brutte figure!!!

MAURO CEDRONE