Roland Garros, è grand’Italia con Iena Trevisan e Bimbo Sinner: entrambi volano nei quarti di finale.

Chi lo avrebbe detto alla vigilia che avremmo avuto due italiani, uno per tabellone, nei quarti di finale dello Slam parigino? Con Fognini in fase di recupero (dopo la doppia operazione alle caviglie), forse il solo Berrettini avrebbe potuto ambire a tale traguardo. Invece chi ha tirato fuori il coniglio fuori dal cilindro sono stati “Iena” Trevisan e “Bimbo” Sinner, la prima da numero 159 del mondo proveniente dalle qualificazioni, il secondo da numero 75 alla tenerà età di 19 anni. Non era più successo dal 2011, l’anno della finale della Schiavone e del quarto di finale non giocato proprio da Fognini. Martina Trevisan da Firenze, al suo settimo successo consecutivo in questo Roland Garros, ha regolato con un duplice 6/4 l’olandese Bertens, che naviga nella top-ten della classifica mondiale (è 8), ma dal tennis visto in settimana l’exploit della mancina toscana era nell’aria, anche per la non proprio brillante forma della sua avversaria. A “Iena” Trevisan non è mancato il coraggio nei momenti importanti, come nel primo set chiuso con una perfetta stop-volley di rovescio, e nel secondo, conquistato con un lob col rovescio bimane. Della combattiva 26enne fiorentina piace l’approccio scanzonato al match, gioca divertendosi e si vede, col sorriso sulle labbra, ed è migliorata anche dal punto di vista tecnico, variando il gioco anche con attacchi sotto rete, tattica poco seguita nel circuito femminile. “Credo che la chiave sia l’aspetto mentale: divento più forte partita dopo partita” ha dichiarato a fine match la tennista toscana, raggiante per lo storico risultato raggiunto. E al prossimi turno la Trevisan se la vedrà non con la numero 1 del seeding Halep bensì con la 19enne polacca Sviatek, 54 del mondo, anch’ella per la prima volta ai quarti di uno Slam.“Sarà una partita difficile perché lei è molto giovane ed è in forma visto che è riuscita a battere la Halep. Ora però però mi godo questa vittoria: da domani comincerò a pensare alla prossima sfida”. I precedenti sono 1-1: l’azzurra si è imposta al primo turno dell’ITF sulla terra di Varsavia nel 2017, la polacca al primo turno delle qualificazioni sull’erba di Birmingham. Sognare la storica semifinale non è più utopia. Sulla scia dell’entusiasmo anche la vittoria, per certi versi più inaspettata, di Jannick Sinner sul teutonico Zverev, finalista agli ultimi Us Open e numero 7 del mondo. Del ragazzo altoatesino, 75 del mondo, ha impressionato la freddezza e il coraggio nei momenti più importanti dell’incontro, come nel nono gioco del primo set quando col diritto a sventaglio ha prima annullato la palla del controbreak ad uno Zverev stranamente in versione “rematore” (da fondo campo) e poi chiuso in suo favore la prima frazione di gioco. Coraggio da vendere anche nel secondo set quando, sempre nel nono gioco, l’azzurro ha strappato il servizio al teutonico attaccandolo sotto rete, tattica che finalmente dopo i giorni scorsi, l’azzurro ha capito di poter seguire con più costanza. Anche mentalmente Sinner è stato forte: non ha accusato il colpo del terzo set perso ma ha continuato col suo tennis tutto pressione sparando diritti e rovesci sulle righe, tra l’incredulità del suo nobile avversario (nobile per classifica e vittorie in carriera). E poi ha chiuso la contesa col solito diritto imprendibile ad uscire, che ha costretto Zverev ad una strenua difesa in rete. Il tedesco da parte sua si è difeso anche in conferenza stampa dichiarando che “mi sono ammalato dopo la partita con Cecchinato l’altra sera. Avevo la febbre a 38, non respiro bene, non avrei dovuto giocare”. Poi: “Sinner gioca bene, può essere molto aggressivo e lo sapevo, ma onestamente io non ho fatto altro che rimandare la palla di là, e così è più facile colpire forte”. Le statistiche dicono che a 19 anni e 56 giorni, Sinner è il più giovane tennista nei quarti di uno Slam dopo Djokovic sempre a Parigi nel 2006, ed è anche il primo a spingersi così avanti al primo Roland Garros dopo Nadal versione 2005. E proprio Sua Maestà Nadal, col suo terribile palleggio spinnato, è il prossimo avversario dell’altoatesino; se Schwartzmann, ancora in corsa a Parigi (ha eliminato un comunque bravo Sonego), è riuscito a riportare sulla Terra Nadal in quel del Foro Italico, magari Sinner può farci anche match pari (migliorando però nel servizio, 6 doppi falli sono troppi) e poi…e poi…come cantava Giorgia, “sarà come morire…”, di gioia ovviamente, qualora Sinner riuscisse ad impedire il tredicesimo successo del maiorchino sotto la Tour Eiffel. Arrivare a vivere tali emozioni è confortante per il nostro tennis.

Andrea Curti